«Trasferimento illegittimo al Nord» la prof torna in città

«Trasferimento illegittimo al Nord» la prof torna in città
Stop al trasferimento al Nord di una insegnante di Napoli: «È illegittimo». Lo ha stabilito il giudice della seconda sezione lavoro del Tribunale di Napoli,...

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Stop al trasferimento al Nord di una insegnante di Napoli: «È illegittimo». Lo ha stabilito il giudice della seconda sezione lavoro del Tribunale di Napoli, Manuela Montuori, che ha dichiarato l’illegittimità del trasferimento a Brescia di Anna Rubinacci, una maestra della scuola elementare Baracca-Vittorio Emanuele, che si trova nei Quartieri Spagnoli. È la terza sentenza di questo tipo emanata al Sud. Arriva dopo due analoghe decisioni prese dalle magistrature ordinarie di Trani e di Salerno. Ma è la prima sentenza del genere a Napoli. Il giudice ha anche condannato l’amministrazione scolastica competente ad assegnare alla maestra una delle sedi disponibili nell’ambito territoriale della Campania o un’altra sede indicata dalla ricorrente tra le preferenze che aveva espresso nell’istanza di trasferimento. 


Questa decisione - si legge nella sentenza - è scaturita a seguito dell’acquisizione di una serie di documentazioni che hanno provato sostanziali incongruenze. Anna Rubinacci nell’ambito della graduatoria degli insegnanti da trasferire ha accumulato infatti un punteggio più elevato rispetto a quelli di altri colleghi che invece o sono rimasti in Campania o sono stati assegnati a sedi scolastiche comunque più vicine ai luoghi d’origine. Un capitolo delle sentenza è poi dedicato al comportamento tenuto dal ministero della pubblica Istruzione. «Il Miur - si stigmatizza nelle motivazioni del dispositivo - con il proprio comportamento processuale ha rinunciato a fornire qualsivoglia motivazione circa i criteri utilizzati per l’assegnazione della signora Rubinacci in una sede distante rispetto a quelle delle preferenze da lei indicate». Una condotta amministrativa che ha creato disparità e che, sempre secondo quanto fatto notare dalla magistratura giudicante, avrebbe determinato una violazione dei principi di imparzialità e di buon andamento della pubblica amministrazione. 
Il giudice ha fatto notare che la ricorrente è sposata ed ha due figli, uno dei quali portatore di handicap. «Inoltre la lontananza, in particolare dai due figli - sottolinea il giudice Montuori - comporta per la madre l’impossibilità a provvedere ai loro immediati bisogni, danneggiando ingiustamente la formazione e lo sviluppo della personalità dei minori e con inevitabili ricadute negative su tutta la famiglia». 


Soddisfatti i legali che hanno curato il ricorso d’urgenza ex articolo 700, gli avvocati Andrea Abbamonte ed Eduardo Riccio e le colleghe che hanno collaborato con loro, Teresa Gambuti ed Enrica Troisi. Intanto si pensa all’effetto a catena che potrebbe creare questa sentenza nell’ambito dei 1176 trasferimenti decisi nella platea di Napoli e provincia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino