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Pronto soccorso del Cardarelli: solo quattro medici hanno preso parte ieri alla selezione per lavorare nella prima linea del più grande ospedale del Mezzogiorno. Deludente il concorso proposto dall'attuale amministrazione che sperava di superare l'impasse degli ultimi anni e riuscire a reclutare medici a tempo indeterminato destinati a rinforzare il reparto di pronto soccorso e Obi dell'ospedale. A inizio febbraio, alla scadenza dei termini, l'Azienda aveva registrato la candidatura di 15 medici al concorso ma alle prove di ieri solo il 27% dei candidati si è presentata. Si tratta di 4 giovani dottoresse (una sola specialista e tre specializzande in altre discipline di cui una interna a Chirurgia) che hanno partecipato alle prove selettive mentre è attesa per i primi giorni della prossima settimana la pubblicazione delle graduatorie e delle vincitrici e bisognerà verificare quante tra esse accetteranno di prendere servizio.
«Il Pronto soccorso dell'ospedale napoletano sconta una grave mancanza di medici, avendone 25 in meno rispetto a quanto sarebbe necessario - scrive l'azienda - per fronteggiare questa mancanza molti reparti dell'ospedale sono chiamati quotidianamente a contribuire con proprio personale per garantire la copertura dei turni». «Sono 13 le unità operative specialistiche che assicurano quotidianamente turni in pronto soccorso chiarisce Luciano Vicenzo, delegato sindacale della Cimo - ma a differenza delle altre aziende da noi non sono remunerate con le prestazioni aggiuntive previste come incentivo e che la stessa Regione ha previsto ed autorizzato nel recente accordo regionale e nella legge di Bilancio.
Intanto fa discutere il video postato su TikTok e denunciato dal deputato napoletano Francesco Emilio Borrelli dell'Alleanza Verdi-Sinistra relativo a un'ambulanza privata, probabilmente presa a noleggio per inaugurare un negozio del centro. Un episodio duramente stigmatizzato anche dal manager della Asl Ciro Verdoliva, dal responsabile della centrale operativa Giuseppe Galano e da Manuel Ruggiero che cura la pagina Facebook Nessuno Tocchi Ippocrate.
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Il Mattino