Una lunga circumnavigazione tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli, tra turisti stupiti dai cori di protesta e donne dei «bassi» che manifestavano solidarietà. Poi...
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Si è conclusa senza particolari momenti di tensione la protesta degli oltre 300 attivisti, esponenti di centri sociali cittadini e di Potere al Popolo, contro la visita di Salvini in città. Dopo i violenti scontri avvenuti a Fuorigrotta nel 2017 in occasione della precedente visita, la zona del centro di Napoli era completamente blindata da decine di camionette e centinaia di agenti delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa.
Lo sbarramento al corteo era a qualche centinaio di metri di distanza dalla Prefettura, dove era in corso il vertice, e così i manifestanti hanno deciso di deviare per i Quartieri Spagnoli, facendo rimbombare i cori contro Salvini e la Lega tra i tavolini dei ristoranti affollati di turisti.
La protesta si è caratterizzata anche per la vicinanza a Domenico Lucano, il sindaco di Riace arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: «Un arresto - spiega Davide Dioguardi del centro sociale Insurgencia - quasi da regime. Ricordo che Salvini aveva detto che sarebbe andato a Riace magari con un altro sindaco. Chiediamo la sua immediata liberazione».
Ed è scattato anche il paragone con Napoli e con il Vasto, quartiere che ospita 13 Cas e dove Salvini è stato in visita prima di andare in Prefettura: «Riace è un modello di integrazione grazie agli Sprar - spiega Chiara Capretti dell'Ex Opg occupato - mentre al Vasto sono stati affidati i Cas vasto senza bandi a persone che non hanno esperienza di integrazione e prendono solo i soldi».
E la critica sul Vasto dei movimenti arriva direttamente al ministro dell'Interno: «Salvini va al Vasto - spiega Raniero Madonna del Centro Sociale Insurgencia - a fare campagna elettorale. Ricordo che i Cas sono gestiti dalla Prefettura, diretta emanazione del suo ministero, quindi Salvini invece di fare i selfie con la sua claque firmi i decreti e tolga la pressione che c'è in quel quartiere».
Il Mattino