Napoli. Protesta al San Paolo, terminali bloccati in tutti gli ospedali Asl Napoli 1

Napoli. Protesta al San Paolo, terminali bloccati in tutti gli ospedali Asl Napoli 1
Cittadini, pazienti e rappresentanti del comparto sanitario uniti per protestare contro il depauperamento dell'ospedale San Paolo. E' cominciata alle 10.30 di stamattina...

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Cittadini, pazienti e rappresentanti del comparto sanitario uniti per protestare contro il depauperamento dell'ospedale San Paolo. E' cominciata alle 10.30 di stamattina la manifestazione che punta il dito sull'impoverimento dei servizi del presidio sanitario di Fuorigrotta soggetto alla 'chiusura di molti reparti scpecialisti e di servizi di eccellenza come il pronto soccorso pediatrico che non esiste più, alla riduzione dei posti letto per i ricoveri e ad una grave carenza di personale', come si legge dai volantini distribuiti dalle associazioni in mobilitazione.




Proprio durante la manifestazione si sono bloccati i computer del nosocomio e non è stato più possibile neanche effettuare le prenotazioni allo sportello dell'accettazione che è stato chiuso. Stesso disagio è accaduto negli altri presidi osepdalieri dell'Asl Napoli 1 e sono ancora in corso disagi per la totalità dei terminali bloccati. 'Dopo la chiusura dei poliambulatori di Bagnoli in via D'Alessandro, di Cavalleggeri in via Venezia Giulia e di Fuorigrotta in via Caravaggio il servizio sanitario a disposizione del terriorio che li comprende è altamente compromesso' hanno detto i cittadini ed i numerosi studenti di 'Iskra', 'lido Pola' 'Bagnoli Libera' e 'Io faccio la mia parte', associazioni che hanno aderito alla protesta e che hanno lanciato la proposta di creare 'ambulatori popolari ' sul territorio per aiutare gratuitamente i tanti pazienti in difficoltà per le liste di attesa sempre più lunghe ed l'impoverimento dei servizi sanitari pubblici.



Lunga la lista delle carenze ospedaliere denuciate dai sindacati Nursing Up, Cisl, Uil e Usb che hanno puntato il dito sulla 'mancanza di un ecografo e del laser per gli interventi sui calcoli nel reparto di Urologia, sulla mancanza del Broncoscopio in Rianimazione, un macchinario rotto da un anno, sulla presenza di letti non funzionanti in Ortopedia e sulla carenza di personale che ha causato la chiusura di vari ambulatori e del pronto soccorso pediatrico'. 'Il Presidente De Luca deve intervenire- ha detto Lello Pavone del Nursing Up- ci vuole una seria lotta alla corruzione, ai privilegi e agli straordinari riorganizzando il comparto per migliorare la qualità del servizio e tutelare i pazienti' Leggi l'articolo completo su
Il Mattino