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Gli agenti della squadra mobile di Napoli e dei commissariati San Ferdinando e Montecalvario hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in istituto di pena per minori, emessa dal gip del il Tribunale per i Minorenni di Napoli, su richiesta della procura per i minorenni a carico di un latitante diciassettenne.
Il ragazzo è stato rintracciato in un'abitazione in zona Quartieri Spagnoli, in compagnia di un persona denuncia per favoreggiamento personale.
Il 17enne è accusato di aver commesso due rapine, un furto con strappo di orologi di valore, una rapina tentata di auto e ricettazione di un monile.
Una perizia che lo ha classificato «incapace di intendere e volere» lo ha reso «utile» alla camorra, che lo utilizzava per i suoi affari. Ma di recente una nuova perizia ha fatto cadere questa sorta di tutela, di cui godeva, ed è stato possibile eseguire una misura cautelare nei suoi confronti. È considerato un baby-boss il 17enne arrestato dalla Squadra Mobile di Napoli (diretta dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini), un ragazzo particolarmente spregiudicato che da parecchio tempo la Polizia di Stato stava cercando di assicurare alla giustizia. I reati per i quali è stato emesso il provvedimento, comunque, sono solo una parte di quelli che invece avrebbe commesso. Il ragazzo è stato rintracciato a casa di un conoscente che è stato denunciato per favoreggiamento.
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