Traditi dal bottino ritrovato in casa, ma soprattutto da una pennetta usb: i carabinieri l’hanno usata per risalire alle vittime e avere la conferma che quei due sospettati...
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Le indagini sono partite agli inizi di giugno, quando un ragazzo denuncia ai carabinieri della Compagnia Poggioreale di essere stato rapinato due giorni prima, mentre si trovava con la fidanzata nei pressi del centro direzionale. I militari del Nucleo Operativo si concentrano quasi subito su due giovani, spesso visti aggirarsi in zona su un Sh. Raccolgono gli elementi, parte la perquisizione: in casa di Martinelli trovano due telefoni cellulari, bigiotteria varia e una penna Usb. Gli smartphone sono bloccati, ma la chiave arriva esaminando la memoria esterna: grazie ai file contenuti riescono a individuare la proprietaria e il fidanzato, li contattano e hanno la conferma che anche loro erano stati rapinati, sempre nella zona del centro direzionale.
Durante i successivi accertamenti Martinelli e Costabile vengono riconosciuti anche per la rapina del 31 maggio; continuano le indagini per appurare il loro coinvolgimento in altri episodi analoghi avvenuti tra Poggioreale, il centro direzionale e Casoria. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino