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Un rostro di bronzo, la particolare punta utilizzata come sperone sulle navi romane, è stato ritrovato, integro e in buono stato di conservazione, stamattina nelle acque del porto di Napoli.
«Si tratta di un rinvenimento davvero eccezionale e unico nelle nostre acque», spiega Mario Rosiello, sub professionista, già pioniere dei recuperi archeologici nel porto di Napoli e non solo.
«L'antico manufatto è stato individuato da un mio collaboratore, Salvatore Andelora - spiega Mario - mentre assieme al fratello ispezionavano la carena di una nave ancorata al molo 14.
Il preziosissimo reperto, che da una prima osservazione reca visibili ancora alcune lettere di un'iscrizione, forse un'invocazione o il nome del costruttore, è stato consegnato ai militari della Guardia di Finanza, in attesa di essere desalinizzato e studiato dagli archeologi.
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