Napoli, riapre l'ipogeo della chiesa di Barra che custodisce i resti del Solimena

Napoli, riapre l'ipogeo della chiesa di Barra che custodisce i resti del Solimena
Torna visitabile l'ipogeo della chiesa di Santa Maria della Sanità, nota ai più come chiesa di San Domenico, a Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli....

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Torna visitabile l'ipogeo della chiesa di Santa Maria della Sanità, nota ai più come chiesa di San Domenico, a Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli. Lo spazio sotterraneo del complesso religioso lungo corso Sirena sarà luogo di preghiera e di visita per tutto il mese di novembre.

L'ipogeo, dopo anni di chiusura, è stato riaperto nel 2019 dalla comunità di suore, le Adoratrici del Cuore Regale di Gesù Cristo Sommo Sacerdote, e dal parroco, don Similien Waché De Corbie, che da tre anni si prendono cura della chiesa e dell'adiacente convento nel centro storico di Barra, a due passi dall'antico Palazzo Bisignano. La costruzione del complesso religioso viene fatta risalire al 1584 ma l'imponente struttura fu terminata solo diversi decenni più tardi così come testimoniano le ricerche dello storico Angelo Renzi.

Nell'ipogeo - accessibile da una scala che si apre al centro della chiesa - sono conservati i resti mortali di diverse persone tra cui quelli di Francesco Solimena, pittore e architetto nonché membro della confraternita del Santissimo Rosario. L'ambiente sotterraneo ospita cinque grandi fosse comuni, un altare a ridosso della possente parete e due lapidi, tra cui quella di Donna Camilla Cantelmo Stuart, morta a Barra nel 1750, nona duchessa di Popoli. Lo storico Renzi ha raccontato la sua vita descrivendo le iscrizioni sul marmo conservato proprio nell'ipogeo della chiesa di corso Sirena.

Lo spazio sotterraneo alla chiesa di San Domenico resta ancora sconosciuto ai più. Testimonianza della storia del quartiere nel corso degli ultimi secoli, il bene rientra nel patrimonio culturale di Barra che vanta, sul proprio territorio, chiese e ville vesuviane di straordinaria bellezza. Una "eredità" ancora tutta da conoscere e valorizzare.

L'ipogeo sarà accessibile gratuitamente ogni giorno dalle ore 8 alle 12 (il mercoledì dalle 10 alle 12) e dalle ore 17 alle 19. La visita non è consentita nei momenti delle celebrazioni.

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Il Mattino