Corrono in lungo e in largo da un quartiere all’altro e per pochi euro ad ogni corsa. Lo fanno soprattutto nei weekend ed ora più che mai, tra tensioni e paure per...
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«Adesso stiamo attenti - dicono - perché non sappiamo mai con chi abbiamo a che fare. Arriviamo dai clienti e - nel 90% dei casi - gli chiediamo di scendere in strada. Non facciamo più consegne a casa, se proprio non è necessario. Solo in casi particolari e per persone che hanno difficoltà a muoversi, rischiamo la consegna fin dentro l’appartamento. La paura è tanta e ce l’abbiamo tutti, ma dobbiamo lavorare. Soprattutto nei primi giorni di riapertura ci furono tanti assembramenti, ma adesso cerchiamo di stare tutti più attenti».
Una paura costante e che fa parte di un lavoro stressante e impegnativo. Un'attività che sopratutto nel fine settimana, porta tutti lontano da casa. «Quelli sono i gironi più difficili, perché resti lontano dalla famiglia. Sei in strada già dal pomeriggio e fino a tarda notte. Però se si vuole guadagnare bisogna fare così. I weekend sono i giorni in cui le consegne aumentano e ci si può portare a casa più soldi. Bisogna sperare di fare più chilometri perché più si corre e più guadagna. Vorremmo solo più certezze perché questo lavoro viene svolto da tante persone e rimane estremamente precario». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino