Smog? No, grazie: un kit ai napoletani per misurare l'inquinamento dell'aria

Smog? No, grazie: un kit ai napoletani per misurare l'inquinamento dell'aria
NO2? No, grazie. L’associazione Cittadini per l’Aria promuove anche a Napoli (con Roma e Milano) il più esteso progetto di scienza partecipata...

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NO2? No, grazie. L’associazione Cittadini per l’Aria promuove anche a Napoli (con Roma e Milano) il più esteso progetto di scienza partecipata sull'inquinamento in Italia, invitandoli a contribuire attivamente nell’attività di rilevamento del biossido di azoto (NO2) presente nell’atmosfera.

 
«Nelle aree urbane - si legge in una nota dell'associazione - respiriamo un’aria pericolosamente inquinata, a tutto discapito della nostra salute. In questo scenario i gas di scarico emessi delle vetture, soprattutto se diesel, sono sicuramente fra i principali imputati. È proprio dai motori che fuoriesce a getto continuo il biossido di azoto, una sostanza estremamente nociva per l’organismo umano la cui presenza nell’atmosfera è anche associata a quella di altri pericolosi inquinanti come il particolato, il PM10, il PM2.5, gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) o il Black Carbon».

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Il progetto, alla sua terza edizione, è realizzato in collaborazione con Salvaiciclisti Roma e il Comitato Vivibilità Cittadina di Napoli. I cittadini parteciperanno al monitoraggio per poi presentare alle amministrazioni dati utili a supportare l’adozione di nuove misure anti-smog. Nelle tre città la situazione è da allarme rosso: nel 2018 la concentrazione media annua di questo gas altamente inquinante a Roma ha raggiunto 66 µg/m³. Milano e Napoli non stanno molto meglio con rispettivamente medie da 59 µg/m³ e a 56 µg/m³ misurate presso le centraline di traffico. A Napoli lo studio comprenderà l’area metropolitana e Caserta.

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Le precedenti edizioni dell'iniziativa, prima solo a Milano (2017) e poi anche a Brescia e a Roma (2018), hanno consentito di raccogliere dati determinanti per l’adozione di nuove misure di riduzione del traffico a Milano (nuova ZTL Area B) e a Roma (nuova ZTL euro 3). I dati sono stati elaborati con il contributo dei ricercatori della Divisione di Chimica dell’ambiente e dei Beni culturali della Società Chimica Italiana e poi presentati alle amministrazioni con il patrocinio della Commissione Europea.
 
Partecipare è facile: possono farlo singoli cittadini, famiglie, scuole, aziende. Basta registrarsi al sito www.cittadiniperlaria.org. A  fine gennaio sarà distribuito un kit di misurazione che dovrà essere collocato all’aperto ad una altezza di circa 2 metri e mezzo, seguendo delle semplici istruzioni. Nel periodo di esposizione, previsto per quattro settimane durante il mese di febbraio 2020, il campionatore passivo raccoglierà per assorbimento il biossido di azoto (NO2) nell'aria nel punto prescelto. I campionatori saranno poi analizzati in laboratorio per ottenere i dati delle concentrazioni di NO2 misurate in ciascun punto di monitoraggio.

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I dati elaborati dai ricercatori del Comitato Scientifico del progetto creeranno un database unico di informazioni preziose che gli epidemiologi utilizzeranno per determinare l’impatto sanitario dell’NO2 nelle tre città e che verrà messo a disposizione delle amministrazioni. 
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Il Mattino