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Stupidità, cattiveria, teppismo: scegliete voi la parola utile a raccontare l’ennesimo raid di una banda di minori che imperversa ormai da tempo indisturbata a via San Giacomo e dintorni. È qui, a due passi da Palazzo San Giacomo e dalla Questura, che una gang di ragazzini ha fatto irruzione in un pub a volto scoperto terrorizzando i clienti e rubando un albero di Natale.
Episodio inquietante che - dopo gli episodi già segnalati nella zona del centro storico, a Santa Chiara - lancia un’ombra sinistra sui comportamenti delle baby gang e sul senso di impunità che anima i loro protagonisti.
A rendere noto il caso è stata la stessa titolare della paninoteca. A fare irruzione - nella tarda serata di venerdì - sono stati in due in due, anche se dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti dentro e fuori il locale si nota la presenza di altri complici all’esterno. Una sequenza da brividi che dura una manciata di secondi: la coppia di teppisti entra nel pub urlando e scandendo insulti, poi si dirige verso l’albero addobbato con luci e palline e lo porta via.
«Abbiamo riguardato questo video mille volte, sconvolti dai livelli che abbiamo raggiunto - spiega all’Ansa la titolare, Claudia Neri - A volto scoperto, nessuna esitazione, due dentro, dieci di loro e un motorino, forse rubato.
Ma ciò che rende ancora più inquietante il contesto in cui è maturata questa assurda aggressione sono alcuni precedenti denunciati anche sulla pagina Facebook del locale. Il pub vegano ha aperto da pochi mesi, e sono già diversi gli atti di vandalismo che hanno subito: «Sempre loro, minorenni, ci hanno buttato delle uova, rotto l’insegna e tante altre piccole “scortesie”. Non ci arrendiamo, ma spetta a noi cambiare le cose, un passo alla volta. Lavoriamo insieme per rendere migliore questo posto, perché non è giusto che per pochi, altri debbano subire e pagare colpe non loro. Alla fine giriamo in un paradosso per cui dobbiamo tenerci tutto e andare avanti. E noi avanti ci andiamo, e sempre a testa alta. Perché vogliamo bene ai nostri clienti e facciamo il nostro lavoro con professionalità e rispetto. E va bene così».
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