Un altro anno senza ricetrasmittenti. Tempi duri per la polizia Municipale di Napoli dopo l'annullamento della gara bandita per la dotazione di radio ai vigili urbani. Le due...
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I vigili in servizio a piedi rimarranno dunque totalmente sprovvisti di ricetrasmittenti. Costretti ad utilizzare i propri cellulari per contattare ed essere contattati dalla centrale operativa. In sostanza un agente in servizio, in casi particolari di emergenza, non può far altro che estrarre il proprio portatile dalla tasca, comporre il numero e telefonare al comando come qualsiasi altro cittadino. Una realtà da terzo mondo più che da terza città d'Italia. Un esempio pratico risale ad un anno fa quando un agente dell'unità operativa Chiaia, aggredito in pieno giorno da un extracomunitario in piazza Trieste e Trento, si vide costretto a lanciare l'sos attraverso il gruppo privato WhatsApp della propria sezione, con un audio: «Mandate subito una volante, non riesco a mettermi in contatto con il comando centrale». Così come per offrire ai turisti maggiori informazioni sono costretti ad utilizzare il proprio traffico internet. Ma non è tutto. Non esistono ponti radio efficienti per le auto di pattuglia, mentre le volanti sono dotate di una radio collegata con la centrale attraverso un vecchio macchinario, che però esclude le zone di Fuorigrotta e Bagnoli. «Il segnale in quella zona non arriva» spiegano dal comando di via De Giaxa. «Sono molto dispiaciuto ammette il comandante dei vigili Ciro Esposito - Avevo lottato molto per riuscire a recuperare i fondi per imbastire la gara. Purtroppo è andata così e le regole sono le regole e vanno rispettare fino in fondo. Ho già preparato un nuovo bando che partirà dopo l'estate».
«È ormai ufficiale che l'intera procedura per la fornitura delle radio, dei ponti radio e in generale del sistema di collegamento per la polizia municipale napoletana, vada fatto ex novo» scrivono in una nota i due sindacalisti del Csa, Luciano Addeo e Roberta Stella. «Viene vanificato, per problemi procedurali, un intero anno di attesa e di sacrifici del personale costretto a operare con quotidiana sovraesposizione personale. E mentre si chiede, giustamente, al poco personale in pianta organica efficienza, professionalità, conoscenze ampie su tutti i temi della sicurezza urbana, lo si manda allegramente a svolgere questi compiti senza lo strumento basilare del collegamenti radio». Stella che oltre ad essere rappresentante sindacale è una vigilessa aggiunge: «Un favore alla delinquenza da strada e a quanti agiscono in violazione delle norme del vivere civile. La polizia municipale è stanca di continui doveri e sempre meno diritti. Non resta che la lotta sindacale, poiché la libertà delle persone è anche quella di vivere la città in sicurezza e nel decoro. Senza personale e senza mezzi i miracoli prima o poi si esauriscono. Con essi la pazienza».
Attualmente gli agenti in servizio sono 1776. Nel giro di pochi anni si scendere sotto le 1400 unità. Un'emorragia continua, che senza una folta flotta di rinforzi rischia di portare i corpo dei caschi bianchi ad estinguersi. Ad oggi circa 230 risultano non idonei e possono svolgere soltanto servizio interno, 130 destinati ai servizi finanziari (ex settore legale gestione contravvenzioni e ricorsi). Le fasce di età restituiscono la fotografia di un corpo anziano. Quasi 800 sono over 60, 450 sono ultracinquantenni e soltanto 28 agenti sono under 30. In pratica 1250 vigili circa, viaggiano tra i 50 e i 60 anni. Dai dati ufficiali è lapalissiano quanto sia complicato e difficile ricoprire 42 servizi, tra cui l'antiabusivismo edilizio e l'infortunistica stradale. Senza parlare di attività tipo quella investigativa e polizia giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino