Le sardine napoletane tornano in strada contro la guerra, ma la risposta in termini di partecipazione lascia a desiderare. Sono solo poche centinaia, circa trecento persone,...
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L’occasione è anche quella per ricordare Giulio Regeni, il giovane dottorando italiano ucciso in Egitto nel 2016, a quattro anni dalla sua scomparsa. I manifestanti si sono infatti spostati da piazza del Gesù a piazza San Domenico per aderire alla fiaccolata, in memoria del giovane, promossa da Amnesty International.
«Su dei temi così importantI come la pace o quando si parla di Giulio Regeni c'è solo da stasera in silenzio – continua Martirani - Oggi a parlare saranno l'arte dell'ex asilo Filangieri, uno dei beni comuni di questa città e i suoi artisti, che interpreteranno lo spirito dell'articolo 11 della Costituzione. Abbiamo mobilitato un settore specifico che è quello dei beni comuni degli artisti di Napoli».
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Un momento di frizione, anche all’interno dello stesso gruppo delle sardine napoletane, che fa registrare qualche defezione tra chi era stato protagonista dell’exploit di piazza Dante, e che stasera snobba piazza San Domenico e sceglie direttamente piazza del Gesù. «In questo momento lavoriamo insieme. Le differenze che si ripercuotono a livello interno sono un pregio – sottolinea Martirani – è una palestra per iniziare ad unire un fronte quindi è chiaro che ci siano delle dialettiche interne anche accese, che rappresentano l'humus del dibattito democratico».
E sul prossimo incontro nazionale a Scampia, le sardine annunciano che «la discussione rispetto l’organizzazione di questa manifestazione è stata fissata la settimana prossima». «Non abbiamo stabilito in via definitiva come si svilupperà l'incontro che faremo – spiega Riccardo Festa- È stata lanciata questa idea che abbiamo condiviso e adesso faremo una riunione per organizzare al meglio l'evento. Napoli è la capitale del Mezzogiorno e la scelta ha avuto una grossa risonanza mediatica, c'è bisogno di organizzare bene questa cosa e dare una comunicazione più compiuta dell'organizzazione».
In piazza anche il segretario metropolitano del Pd, Marco Sarracino, e il candidato alle elezioni suppletive per il collegio uninominale 7 di Napoli del 23 febbraio, Sandro Ruotolo. «Io dico che siamo tutti sardine – dice Ruotolo - a Scampia capiranno cosa fare dopo le piazze, per vedere cosa faranno dopo la campagna elettorale in Emilia. Sulla mia candidatura c'è stata unità tra centrosinistra e società civile. Si tratta di questa idea di politica al servizio dei cittadino e nel mio caso al servizio di Napoli.
Per Ruotolo il tema della pace è un tema di «informazione, conoscenza, ricordiamo Regeni nell'anniversario ma sappiamo che negli ultimi 15 anni sono stati uccisi oltre 500 giornalisti nei teatri di guerra quindi il tema è anche il bisogno di verità. E' uno dei valori che accomuna le sardine con tutti gli altri, esprimono dei valori che io definisco uno stato d'animo, ma soprattutto i cittadini hanno bisogno di uscire dai computer e stare insieme e fare comunità intorno alla pace e al ricordo di Regeni. Anche noi napoletani abbiamo una guerra, quella delle mafie che sono contro il nostro Paese».
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Il Mattino