Fino al 1860 gli ingressi del Palazzo Reale di Napoli erano presidiati dalle Guardie di Palazzo dell'esercito borbonico. Oggi l'ex casa della famiglia reale che...
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«Si tratta di uno scempio intollerabile ai danni di uno dei più importanti simboli della nostra città - tuona il presidente del Comitato Portosalvo Antonio Pariante - e non riusciamo a spiegarci come mai la Sovrintendenza, in genere così solerte a porre veti nei confronti dei cittadini, abbia consentito che a Palazzo Reale, nella sua stessa casa, venisse installato un container in ferro e lamiera per ospitare i custodi. In altri luoghi del mondo - prosegue Pariante - si ha ben altra considerazione per i monumenti. Qui si consente che i beni monumentali della città vengano sviliti in questo modo. L'obbrobrio nuovo di zecca che è stato installato all'ingresso di Palazzo Reale è un pugno in un occhio per i napoletani e per i tanti turisti che visitano ogni giorno la struttura. Di sicuro - l'affondo del presidente del Comitato Portosalvo - non è un bel biglietto da visita per la nostra città ed è una situazione quantomeno imbarazzante».
Nei giardini di Palazzo Reale sono ospitate alcune delle garitte stilizzate acquistate nei primi anni 2000, all'epoca della gestione targata Enrico Guglielmo. Queste installazioni - che suscitarono clamore per il loro elevato costo - avrebbero un impatto sicuramente minore sulla storicità dei luoghi e dovrebbero essere utilizzate, è la proposta dei cittadini, in sostituzione del container di ferro collocato all'ingresso del palazzo. Gli stessi cittadini, inoltre, hanno proposto a Garella una soluzione di compromesso che consentirebbe l'utilizzo delle garitte - troppo piccole per le esigenze dei guardiani - e la salvaguardia degli ambienti storici.
«La garitte stilizzate costarono una cifra blu all'allora Sovrintendenza napoletana - continua ancora Pariante - oggi sono in posizione defilata, nei giardini di Palazzo Reale. Il nostro Sovrintendente anzichè consentire lo scempio del prefabbricato di metallo poteva pensare a riutilizzare quelle garitte che comunque sono state acquistate e in qualche modo devono essere utilizzate. Se il problema sta nel fatto che queste garitte stilizzate sono piccole per ospitare due o più custodi - la proposta - si poteva pensare ad una loro modifica, magari installandone due affiancate, anzichè autorizzare lo spettacolo indegno che vediamo all'ingresso del più importante simbolo della città». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino