«Noi non siamo né pazze né violente, siamo solo esasperate da una situazione che va avanti da troppo tempo». Ultimi giorni di scuola...
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Ancora adesso, le madri dei bambini chiedono che venga fatta chiarezza sull’accaduto: «Mio figlio si schiaffeggia da sola e piange all’idea di dover andare a scuola - denuncia un'altra mamma - La scuola dovrebbe essere un luogo di svago e di apprendimento, non certamente di violenza fisica e psicologica. Pretendiamo chiarezza, chiediamo che venga fatta luce al più presto per noi e per i bambini che verranno dopo».
Secca la replica del dirigente scolastico Dino Sangiorgio, che parla di situazione complessa ma non così estrema come descritta: «È tutto al vaglio delle forze dell’ordine e della dirigenza scolastica regionale. Noi non abbiamo mai avuto avvisaglie o segnali che ci potessero far pensare a una situazione del genere. L’insegnante è sempre stata mite e disponibile con i bambini e non abbiamo elementi per formulare alcuna ipotesi». Di sicuro il clima resta teso: «Ma i primi a essere danneggiati sono proprio i nostri bambini, che in ogni momento accudiamo con attenzione e abnegazione. Speriamo che si possa arrivare quanto prima a una risoluzione definitiva e giusta per tutti», chiosa il dirigente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino