Napoli, progetto di Scuola Pubblica di Cinema: i sindacati ribadiscono il «sì»

UIL e UILCOM della Campania sottoscrivono l'appello lanciato dai lavoratori del settore per una scuola di formazione che sia regionale

L'ex base Nato di Bagnoli che ospiterà la Scuola Pubblica di Cinema
«Sì» ad una scuola di formazione nel settore cinematografico che sia si respiro regionale. «La UIL e la UILCOM della Campania non possono non appoggiare e...

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«Sì» ad una scuola di formazione nel settore cinematografico che sia si respiro regionale. «La UIL e la UILCOM della Campania non possono non appoggiare e sottoscrivere l’appello lanciato dalle lavoratrici e dai lavoratori del settore cinematografico affinché la Scuola Pubblica di Cinema diventi finalmente realtà nella nostra regione». È quanto affermano Giovanni Sgambati e Massimo Taglialatela, rispettivamente segretari generali della UIL e UILCOM Campania. «Un anno fa abbiamo accettato , proprio a Bagnoli, nella ex Base Nato, l’invito della Film Commission Campana a portare il nostro contributo nella discussione apertasi con le figure impegnate nel settore, attori, sceneggiatori, registi e produttori - continuano Sgambati e Taglialatela - occasione durante la quale abbiamo ribadito la centralità delle parti sociali che rappresentano a trecentosessanta gradi questa fetta del mondo del lavoro, fatta di artisti e maestranze altamente specializzate le quali, proprio nella realizzazione della scuola, potrebbero trovare nuova linfa e aprire a tanti giovani della Regione e del Paese un percorso formativo innovativo.» 

«È ovvio che per il sindacato, per la UIL e la UILCOM” - sottolineano Sgambati e Taglialatela - il rispetto e l’applicazione dei contratti di settore restano al centro, viste anche le troppe storie di precariato all’interno di questo mondo che la pandemia ha messo in rilievo con tutta la sua drammaticità. Alla fine della due giorni ricca di spunti fu prodotto un documento firmato da tutti i soggetti comprese le parti sociali - ricordano i segretari di UIL e UILCOM Campania - che doveva essere portato all’attenzione della Regione, ma al momento il cammino sembra essersi interrotto. Ci auguriamo che la Regione Campania riavvii il confronto con tutti i soggetti interessati, coinvolgendo sempre di più le parti sociali in tutti i tavoli dove si discute di Cultura, Cinema e Teatro e dove il Sindacato rappresenta tutti i lavoratori presenti e futuri di questo settore fondamentale per lo sviluppo culturale e imprenditoriale della nostra Regione».

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Il Mattino