«Nessun lavoratore in nero e regolarità delle procedure seguite»: lo afferma in una nota la Niswa & Vida Farma, azienda di Melito coinvolta...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Intanto, nell’ambito dell’inchiesta sul reato ipotizzato di frode fiscale, c’è da registrare la convalida del sequestro (comunicato al legale dell’azienda coinvolta con posta elettronica certificata) di circa 36 litri utili a produrre almeno 200.000 boccette di prodotto che, come hanno accertato i militari della Guardia di Finanza, veniva acquistata dalla Cina a circa 50/60 euro al litro con falsa documentazione riportante l’indicazione di prodotti diversi dalla materia prima in questione. Un modo questo, per non pagare all’erario l’accisa di 0,3976 euro per ogni millilitro di nicotina.
La frode è stata scoperta perché alcune fiale del prodotto, con la relativa fattura di acquisto che riportava la dicitura oli essenziali (sgravati dall’accisa di circa 0,40 cent) sono state analizzate presso il laboratorio dell’Agenzia delle Dogane, che ha accertato che si trattava di nicotina e che quindi le fatture riportavano il falso. Il sequestro totale, convalidato, riguarda 1.250 litri di prodotto per svapo contenuti in circa 87.000 flaconi, pronti ad essere immessi in consumo in un vero e proprio fiorente mercato parallelo “in nero” ed in totale evasione d’imposta.
Così pure proseguono gli accertamenti sui 26 operai risultati, al momento dell’accesso dei militari delle fiamme gialle, non coperti da assicurazione contributiva, tant’è che la pratica è stata inviata anche all’ispettorato del lavoro per gli opportuni provvedimenti del caso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino