Napoli, sesso in strada a San Domenico Maggiore: «Vivere qui è diventato un inferno»

Napoli, sesso in strada a San Domenico Maggiore: «Vivere qui è diventato un inferno»
Il bus turistico vomita un centinaio di persone in piazza del Gesù. Tornerà a prenderli dopo un paio d'ore, giusto in tempo per riportarli all'ora di cena...

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Il bus turistico vomita un centinaio di persone in piazza del Gesù. Tornerà a prenderli dopo un paio d'ore, giusto in tempo per riportarli all'ora di cena nell'hotel di Sorrento. Hanno tutti gli occhi a mandorla imboccano via Benedetto Croce per poi raggiungere piazza san Domenico Maggiore. La guida gli spiega che questa bella piazza con al centro un obelisco marmoreo e palazzi gentilizi è il cuore della movida di Napoli. Non sapranno mai però che è anche la piazza degli eccessi, delle follie, dell'esagerazione. Chi vive qui ha imparato a farci i conti, e non è entusiasta di tanto clamore.


«Vivo in questo palazzo da 50 anni» confessa una donna indicando uno degli edifici più belli. «In tutti questi anni ho visto mutare questa piazza e riesco a convivere con la massa di giovani che si radunano. Forse perché la mia casa non affaccia direttamente sulla piazza perché so di inquilini scappati dopo un anno di nottate con il frastuono costante».
 
La movida però sta cambiando, come ricorda l'ultimo episodio di esibizionismo sessuale: «Fatti come questo vanno fermati subito. Solo non vedo come, visto che qui di forze dell'ordine ne passano raramente. Ci vorrebbe un presidio fisso per evitare che possa ripetersi». Più esasperati altri abitanti di un edificio limitrofo che affacciano in piazza. «Non dormiamo più nonostante i doppi vetri, e d'estate dobbiamo sudare in casa perché di aprire le finestre prima delle 4 del mattino, non se ne parla proprio. Chiamiamo vigili e polizia dal venerdì alla domenica: non ci ascoltano, non gli interessa se suonano i bonghi fino all'alba e noi non possiamo riposare». 

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