Napoli, spiagge libere semivuote ma sull'App è tutto esaurito

Prenotazioni online, chi riserva un posto e non si presenta taglia fuori gli altri bagnanti

La spiaggia delle Monache
Tutto prenotato via Web, ma la sabbia è semi deserta. Vengono a galla i punti ciechi del sistema di prenotazione online disposto da Palazzo San Giacomo per limitare...

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Tutto prenotato via Web, ma la sabbia è semi deserta. Vengono a galla i punti ciechi del sistema di prenotazione online disposto da Palazzo San Giacomo per limitare l’accesso alle spiagge libere di Posillipo. C’è un gap tra la realtà virtuale e la realtà: le prenotazioni, sul sito creato ad hoc www.spiaggelibere.it, vanno presto sold-out. Eppure, in riva al mare i bagnanti sono meno numerosi dei posti disponibili, andati a ruba online. In sostanza, chi si prenota e poi decide di non bagnarsi a Posillipo occupa comunque il posto. Risultato: tanti restano senza mare e non possono accedere alla spiaggia, anche è vuota. Il Comune sta studiando una contromossa: «Un cambio in corsa delle regole», spiega l’assessore con delega al Mare Edoardo Cosenza. Restando in tema mare, emerge dai bagnanti e da Europa Verde la «necessità di bagni pubblici a ridosso delle spiagge del lungomare». 


Prenotazioni online e presenze reali non coincidono. E le prime sono più numerose delle seconde. Va sottolineato che, come da regolamento pattuito con il Comune – i gestori dei tre stabilimenti balneari dai quali si accede alle spiagge libere hanno disposizione di accettare solo bagnanti prenotati. Le norme consentono 25 accessi dal Bagno Elena, 25 dal Bagno Ideal e 450 dal Lido Sirena. Qualcosa, però, si è inceppato nel passaggio dal Web alla realtà. A segnalarlo sono gli stessi utenti: «Sono settimane che provo ad andare a mare alla spiaggia delle Monache nei weekend, ma difficilmente riesco a prenotare con l’app - spiega Francesca Capparelli di Fuorigrotta - Il sistema non mi consente di prenotare: scrivo il mio nome e mi si cancella in automatico. È come se l’applicazione desse priorità solo a chi non si è mai prenotato. Eppure, secondo le regole, le prenotazioni possano avvenire per un massimo di 3 volte a settimana, numero che non ho mai raggiunto. Senza prenotazione non posso entrare, oppure devo sperare nel buonsenso dei gestori del Lido Sirena, che sono brave persone. Tanti non riescono ad accedere, anche se la sabbia è semivuota. Mi dispiace non poter usufruire delle mie spiagge pubbliche preferite». 

In certi momenti della giornata, ieri compreso, sulla spiaggia delle Monache c’erano più o meno 40 persone, contro 450 posti disponibili. Prenotazioni fantasma. «Il fenomeno è reale – argomenta Dario Liguori del Lido Sirena – specialmente dal 10 luglio in poi. Parliamo di un gap di circa 100 utenti in meno in spiaggia rispetto ai prenotati. Facciamo però regolarmente eccezione per gli anziani, per i turisti stranieri e per i portatori di handicap, che accedono senza problemi. Non possiamo stravolgere il sistema delle prenotazioni per come è stato pensato. Si sta già pensando di intervenire. Quanto al resto, l’acqua in zona è sporca in questo periodo: si cerchi di porre rimedio». «Stiamo studiando una misura simile a quella già in essere alla Gaiola – aggiunge Cosenza – che penalizzi chi si prenota a vuoto: dopo due prenotazioni mancate, si perderà la possibilità di accedere alla spiaggia per un periodo di tempo non inferiore a due settimane». 

Sale la domanda di bagni pubblici a Rotonda Diaz e Largo Sermoneta, nei pressi delle spiagge free. Alla base del mancato allestimento dei wc – filtra dalla giunta comunale – ci sarebbero nodi legati all’attesa dei permessi della Sovrintendenza. «I bagnanti del lungomare si chiedono continuamente perché non ci siano i bagni pubblici – argomentano il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Borrelli e il consigliere della Municipalità 1 Giovanni Caselli – Dal 2009 e fino al 2012, i wc c’erano a Rotonda Diaz ma furono vandalizzati. Ci chiediamo come mai il Comune, che pure ha installato docce e pedana per disabili, non abbia ancora provveduto. Se fosse vero che per l’installazione dei bagni pubblici a ridosso del Mappatella Beach sono sorti rallentamenti dovuti alla Sovrintendenza, ci sarebbe da porre subito rimedio per il bene di turisti e cittadini». 

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Il Mattino