Sprofonda via Marina. A tre anni dalla ripavimentazione, con la sostituzione dei basoli vesuviani con l'asfalto, cede un tratto di strada in corrispondenza dell'incrocio...
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La visita a via Marina non arriva nel momento migliore. Da quando si sono allargati i cantieri in via Depretis, con la chiusura di via Marchese Campodisola, l'asse costiero è perennemente ingolfato. Ieri si sono registrati forti disagi per tutta la giornata. Molti automobilisti non essendo informati del nuovo dispositivo di traffico, da piazza Borsa hanno tirato dritto per svoltare in piazza Municipio, dove, però, si sono trovati di fronte un altro imbuto dovuto all'allargamento del cantiere del metrò. Attorno alle 13, l'asse costiero era paralizzato. «Non possiamo continuare così tuonano Alessandro e Marco Zamboni, del distributore di benzina La corsia preferenziale tra via Reggia di Portici e via Ponte dei Granili è ancora invasa dalle erbacce e dopo il viadotto mancano anche i binari del tram. È impossibile finire i lavori entro settembre». «Ci vorrebbero almeno 30 operai al giorno incalza il giornalaio Luigi Cassini Il tratto dopo Sant'Erasmo è abbandonato al degrado. Il Comune doveva indicarci la data per lo spostamento delle attività per rifare i marciapiedi, ma non abbiamo notizie da mesi. Qui, pavimentazioni e lampioni sono ancora quelli vecchi. Ma non possono lasciarci così, perché quando hanno rifatto l'asfalto, la carreggiata è stata rialzata di 20 centimetri e quando piove si allaga tutto». «La priorità attacca Nino Simeone, presidente commissione Trasporti è riattivare subito il tram e chiudere le fogne su via Reggia di Portici. Sono inaccettabili altri ritardi».
Domani, intanto, torneranno in città i commissari europei. Il Governo italiano ha chiesto all'Ue una proroga per la Linea 6 per non perdere i fondi. Comune, Regione e Agenzia per la Coesione presenteranno un dossier sui lavori del metrò. «Siamo fiduciosi sulla possibilità della proroga commenta Serena Riccio, direttore Infrastrutture del Comune di Napoli Domani, i commissari vedranno che il cantiere al Plebiscito è in piena attività. I ritardi non sono dipesi da noi. Abbiamo preparato tutta la documentazione e dato ampia motivazione di tutto quello che si è fatto. È interesse di tutti, non solo del Comune, che si faccia la metropolitana». La proroga consisterà in pratica, spiega Riccio, nello «spostare i fondi sul ciclo 2014-2020. La nostra richiesta è sui tempi, per consentire l'attivazione della linea 6 in un periodo successivo al 2019. Altrimenti c'è il rischio di un definanziamento o di una sanzione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino