Napoli, la Stazione di Montecalvario ostaggio dell’abbandono e del degrado

Ogni quartiere ha un proprio nome, ma, quando si vuole indicare il quartiere “Montecalvario" di Napoli, è sufficiente dire "I Quartieri". ...

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Ogni quartiere ha un proprio nome, ma, quando si vuole indicare il quartiere “Montecalvario" di Napoli, è sufficiente dire "I Quartieri".

I Quartieri Spagnoli sono una delle zone più affascinanti e folcloristiche di Napoli. Sono rimasti nel tempo una zona a rischio con grandi difficoltà sociali.Solo con l’apertura, nel 2012, della stazione Toledo della Linea 1 della metropolitana di Napoli, in prossimità dei Quartieri Spagnoli, e della seconda uscita della stazione, in piazza Montecalvario, la zona aveva iniziato un periodo di rinascita e riabilitazione turistica. 

Oggi, però, arriva l’ennesima richiesta d’aiuto da parte dei residenti: la situazione è così compromessa dal degrado e dall’assenza di guardiani che sembra arrivata la resa. La ex stazione è diventata una discarica a cielo aperto. L’uscita secondaria Toledo è tristemente chiusa da due anni, nonostante gli ingenti costi di realizzazione del corridoio che porta verso i Quartieri Spagnoli.

Non è mancata la denuncia del Presidente associazione Miniera, Salvatore Iodice, che da anni va in giro per la città cercando materiale abbandonato che poi ricicla nel suo laboratorio, trasforma la “spazzatura” in arte, per abbellire i Quartieri e dare una speranza agli abitanti della zona: «Lo scenario è chiaro ed evidente. Siamo ostaggi del degrado. Siamo ostaggio dell’abbandono da parte di chi dovrebbe rendere realtà questo progetto. Dovrebbe essere rivalutato e riorganizzato magari anche con una fotogallery diversa, più accattivante, che parlasse di noi».

A sottolineare la denuncia, Eugenio Tipaldi, ‎dirigente scolastico ‎Istituto Statale Comprensivo "D'Aosta-Scura" di Napoli, nella zona dei Quartieri Spagnoli, ha dichiarato: «La stazione doveva essere meta turistica dei Quartieri, all’interno dell’ex stazione c’era una fotogallery del fotografo Oliviero Toscani, oggi invece è una discarica. Ed è un problema. È un problema per la scuola e per ogni cittadino. Le finestre della scuola dell’infanzia non possono essere aperte per la troppa puzza».

L’ex stazione è uno scempio totale. Trovare un punto non imbrattato dai graffiti, sulla facciata della stazione, è come cercare la luce in un buco nero. Non è tutto. Sacchi dell’immondizia, pezzi di legno la fanno da padrone. Lo scenario che si presenta è implacabile.

Rifiuti di ogni genere, di ogni natura che in segno di sfregio e disprezzo vengono abbandonati senza ritegno. Tra questi finanche le nuove bici elettriche che vengono parcheggiate all’esterno della metro. «Dopo numerose denunce sono state ritirate questa mattina le bici». Continua Iodice, «Si può notare alle mie spalle che, l’intervento di pulizia comunque non è stato terminato». 

Il mese scorso, dal Comune di Napoli è stato attivato il servizio di bike sharing. Un progetto che prevede un modello di gestione di tipo free floating, con una flotta di 500 biciclette a pedalata assistita, in via sperimentale per 3 anni.

Il Comune dovrebbe avere a disposizione un numero di pronto intervento per segnalare la necessità del ritiro di bici che siano di intralcio alla circolazione, anche pedonale, che ledano il decoro cittadino.  Ma per il momento, vengono sversate per così dire i nuovi mezzi, le biciclette che il Comune di Napoli ha messo in circolazione per gli utenti.

Dunque, Comune, municipalità, metropolitana. Di chi la colpa? Ognuno, ovviamente ha fatto da scaricabarile. Il risultato è però sotto gli occhi di tutti.

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Il Mattino