Quasi dieci ore di camera di consiglio, un verdetto che non fa sconti: cinque ergastoli a carico dei presunti responsabili della faida delle Fontanelle - aprile del 2016 - nel...
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Poi altre quattro condanne all’ergastolo, nei confronti dei presunti esecutori materiali e di due donne che avrebbero svolto un ruolo nella pianificazione della strage, nel sostegno morale e logistico dell’attentato: ergastolo per Emanuele Esposito (ritenuto braccio destro di Genidoni); per Alessandro D’Aniello; per Addolorata Spina, madre di Genidoni; e per Vincenza Esposito (moglie di Genidoni), per la quale era stata avanzata richiesta di condanna a trent’anni. Prima corte di assise, aula 116, una lunga camera di consiglio per accertare le responsabilità del duplice omicidio di Giuseppe Vastarella e Salvatore Vigna, raggiunti dai killer all’interno del circolo Maria Santissima dell’Arco in via Fontanelle 193 al Rione Sanità, ma anche per il ferimento di Dario Vastarella, Antonio Vastarella e Alfredo Ciotola. Era il 22 aprile del 2016, un agguato consumato nel pieno della contrapposizione tra i Vastarella e gli Esposito-Genidoni, conosciuti anche come barbudos, per la moda della barba modello Isis.
Il Mattino