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Quali erano i “modelli” di mascherine utilizzate a Napoli per difendersi dalla peste, dilagante in città e non solo, a metà del '600? Una domanda che guarda al passato ma che accende, in tempo di pandemia, una forte curiosità attuale.
Prova a fare chiarezza, in un approfondimento dal titolo “Tutti i modelli di mascherine utilizzati per la difesa dalla peste”, realizzato avvalendosi di preziosi dettagli forniti da importanti opere d'arte dell'epoca, dipinti e altorilievi - che sembrano rievocare “mascherine” sorprendentemente attuali - Mary Pirozzi, studiosa e membro tra i più attivi del gruppo Facebook, Campania Svelata strumento innovativo di promozione e valorizzazione del territorio che in poco tempo ha raggiunto oltre 30.000 iscritti, con un vasto seguito anche internazionale.
Scrive Mery: «Un primo modello, che si riferisce alla epidemia di Peste del 1656 e che oggi potremmo definire “autoprodotto”, lo troviamo raffigurato da Mattia Preti nell'ambito dell'affresco, di Porta San Gennaro a Napoli, recentemente restaurato.
In questo secondo caso si tratta di una mascherina, rappresentata su una lastra tombale della chiesa dei Santi Severino e Sossio di Napoli».
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