Il reato contestato è grave e odioso e il provvedimento di scarcerazione deciso dai giudici del Riesame nei giorni scorsi, mentre le indagini sono ancora in corso e si...
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Alessandro Sbrescia e Antonio Cozzolino sono chiusi nel silenzio, dopo aver trascorso tre settimane in cella ed essere tornati liberi nei giorni scorsi su decisione del Riesame. Antonio Borrelli, il terzo indagato, è ancora in carcere, in attesa della sua istanza al Riesame e spera in una scarcerazione anche per lui. E dopo l'Associazione nazionale magistrati, anche la Camera penale di Napoli presieduta dall'avvocato Ermanno Carnevale è intervenuta su ciò che sta accadendo attorno a questa brutta storia su cui indaga la Procura. I penalisti denunciano «l'inaccettabile comportamento di autorevoli esponenti del governo che, attraverso il ricorso a messaggi avulsi da ogni considerazione articolata e destinati a raggiungere il più vasto numero di cittadini, in un clima di perenne campagna elettorale e di facile caccia al voto, denota un irresponsabile uso della giustizia quale strumento di creazione del consenso». La giunta della Camera penale ha dunque firmato una nota per esprimere «piena solidarietà ai magistrati del Riesame di Napoli e ai colleghi», e «stigmatizzare comportamenti che paiono dimentichi dei più elementari principi di civiltà giuridica posti a presidio dei diritti di libertà dei cittadini, del diritto di difesa e del doveroso rispetto da osservarsi nei confronti della giurisdizione». Gli avvocati puntano l'accento sul clima sociale e sul rischio di «ingenerare un diffuso sentimento di sfiducia nella Giustizia e nelle decisioni della magistratura, oltre a una generale insofferenza nei confronti dell'esercizio delle prerogative difensive». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino