Teatro San Carlo per il sociale, al via la II edizione del ciclo di laboratori «Mestieri dello spettacolo» a favore dei detenuti

Si rinnova il protocollo d’Intesa tra la Fondazione Teatro di San Carlo e la Casa Circondariale «Giuseppe Salvia» di Napoli – Poggioreale

L'annuncio della II edizione durante la conferenza stampa
Il Teatro San Carlo, da sempre attivo nel sociale, si impegna dunque concretamente a favore dei detenuti, utilizzando la cultura come strumento di inclusione sociale e di...

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Il Teatro San Carlo, da sempre attivo nel sociale, si impegna dunque concretamente a favore dei detenuti, utilizzando la cultura come strumento di inclusione sociale e di valorizzazione delle potenzialità, offrendo la possibilità di accedere a corsi professionalizzanti che favoriscono il recupero e il reinserimento nella società.

Il progetto è stato presentato oggi in conferenza stampa alla presenza del presidente della Fondazione Teatro di San Carlo, del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, del sovrintendente del Teatro di San Carlo Stéphane Lissner, del direttore generale Emmanuela Spedaliere e del direttore della Casa Circondariale «Giuseppe Salvia» Carlo Berdini.

Tredici i giovani che, guidati da personale qualificato del Lirico di Napoli, hanno frequentato corsi di formazione specialistica legati ai mestieri dello spettacolo per i profili professionali di elettricista, macchinista, attrezzista, sarto teatrale, addetto alle attività amministrative. Quattro di essi hanno iniziato un’attività di collaborazione lavorativa con la Fondazione (uno nel settore amministrativo e tre nel settore tecnico). Inoltre nel corso della conferenza, alla presenza del capo dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Giovanni Russo, e del provveditore dell'amministrazione penitenziaria per la Campania Lucia Castellano, gli allievi hanno ricevuto gli attestati di partecipazione relativi alle attività didattiche frequentate.

«La cultura è una straordinaria leva di sviluppo sociale, ne sono sempre stato profondamente convinto: questa collaborazione tra la Fondazione Teatro di San Carlo e la Casa Circondariale di Poggioreale ne è una testimonianza concreta. Una grande istituzione culturale di livello nazionale ed internazionale come il San Carlo assolve in questo modo alla sua funzione di diffusore e alimentatore di bellezza non solo artistica, ma prima di tutto umana» così il sindaco di Napoli e presidente della Fondazione, Gaetano Manfredi.

«Come sovrintendente di un teatro pubblico – osserva Stéphane Lissner - ritengo sia nostro dovere collaborare con le istituzioni presenti sul territorio per fornire a tutti i cittadini delle opportunità per una vita migliore. La cultura può svolgere un ruolo fondamentale nel recupero dei detenuti e sviluppare nuove competenze professionali che aiutino a costruire un futuro diverso. Per questo sono lieto che il Teatro di San Carlo collabori con la Casa Circondariale “Giuseppe Salvia” a progetti di inclusione che abbiano una ricaduta più ampia sul benessere della società nel suo insieme».

«Vorrei porre l’accento sull'importanza di offrire opportunità di recupero attraverso l'apprendimento di abilità professionali legate al mondo dello spettacolo dal vivo» afferma il direttore generale Emmanuela Spedaliere. «Oltre a fornire una nuova prospettiva lavorativa infatti, questi corsi possono anche sviluppare nuove passioni e interessi che aiutano a guardare al futuro con maggiore fiducia».

«Siamo orgogliosi e onorati di aver portato a conclusione un importante percorso artistico e di formazione professionale con partner di assoluto rilievo» commenta Carlo Berdini, direttore della Casa Circondariale Giuseppe Salvia. «A tal proposito – continua il direttore - desidero anche ringraziare il personale della Polizia penitenziaria per aver consentito lo svolgimento delle attività in piena sicurezza. La buona riuscita del progetto ci impone di mettere in campo nuove energie per riproporre immediatamente una nuova edizione delle proposte culturali e formative».

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Il Mattino