Salvataggio rocambolesco per gli agenti della Polstrada e l'equipe del 118 che hanno impedito a un uomo di togliersi la vita. L’episodio è avvenuto nel cuore...
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Dopo avere richiesto l'intervento di personale dei vigili del fuoco per installare un cuscino pneumatico per attutire un'eventuale caduta, gli agenti hanno allertato l’equipaggio 118 della postazione San Gennaro e sono riusciti a contattare alcuni familiari dell'uomo che hanno raggiunto l'ambulanza e tentato di convincere il 46enne a scavalcare nuovamente il guardrail per mettersi in salvo.
Dopo un'ora di trattative, due agenti, una donna e un uomo, avendo intuito che l'uomo di lì a poco si sarebbe lanciato nel vuoto, in perfetta sincronia, lo hanno afferrato per le braccia traendolo in salvo e caricandolo sull’ambulanza per dirigersi all'ospedale San Giovanni Bosco. Durante il trasporto, la situazione è diventata così rischiosa da costringere il sanitario alla guida del mezzo a fermarsi perché il paziente stava dando in escandescenze e tentava di aprire il portellone dell'ambulanza, colpendo anche l'infermiere e il medico che erano con lui a bordo.
L'ambulanza del 118 si è quindi fermata nella corsia d'emergenza e il conducente, un sanitario di 42 anni, è stato ferito dallo specchietto di una vettura mentre si stava spostando dal posto di guida al portellone esterno per intervenire in aiuto dei colleghi.
L'intero staff del 118 è riuscito a bloccare l'uomo e prestargli soccorso per farlo calmare ed evitare che si gettasse dal mezzo aprendo il portellone. Infine il paziente è stato ricoverato in psichiatria al San Giovanni Bosco mente il sanitario è stato assistito per le ferite riportate con una prognosi di 5 giorni.
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Il Mattino