Napoli, timbra il cartellino e torna a casa: arrestato dipendente comunale

Napoli, timbra il cartellino e torna a casa: arrestato dipendente comunale
Accusato di furto di energia elettrica e assenteismo dal luogo di lavoro. Due casi intrecciati, che hanno colpito un dipendente del Comune di Napoli assegnato al servizio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Accusato di furto di energia elettrica e assenteismo dal luogo di lavoro. Due casi intrecciati, che hanno colpito un dipendente del Comune di Napoli assegnato al servizio cimiteri. Il caso ha voluto che la segnalazione alla polizia municipale partisse proprio da un dirigente di Palazzo San Giacomo. Causa: «Il furto di energia elettrica con cavo sottoposto ad un contatore di proprietà del Comune di Napoli». 


I FATTI
Gli agenti della polizia locale sono giunti nell’abitazione dell’uomo, insieme ai tecnici della Società Citelum, che gestisce gli impianti di pubblica illuminazione, in via della Mongolfiera, tra i quartieri Poggioreale e San Pietro a Patierno, seguendo il tragitto del cavo. Dopo aver accertato l’identità del soggetto, i caschi bianchi hanno scoperto come l’uomo fosse un dipendente del Comune di Napoli, che risultava regolarmente al lavoro, con tanto di badge timbrato. L’uomo è stato tratto in arresto per furto di energia elettrica e denunciato per assenteismo. Rischia ora il licenziamento. Gli investigatori hanno verificato che l’uomo risultava in servizio avendo timbrato regolarmente la presenza in ufficio alle ore 6,45. Come prevede il protocollo, in casi di assenteismo, toccherà adesso ai vigili urbani inviare la relazione all’ufficio disciplina di Palazzo San Giacomo. Si passerà dopo lo studio del caso alla decisione sull’eventuale licenziamento del dipendente «in base alle prove raccolte», chiariscono da piazza Municipio. 

 
I PRECEDENTI

Non sono pochi i casi di assenteismo che si sono verificati negli ultimi anni tra Comune di Napoli e partecipate. Basti ricordare il caso dei quattro licenziamenti a carico di dipendenti del Consiglio comunale di via Verdi, del giugno 2016 (altri tre dipendenti furono sospesi: due per 3 mesi e una per 6 mesi), o gli otto furbetti in servizio presso la seconda Municipalità, inchiodati dalle indagini dei carabinieri della compagnia Napoli centro (stazione San Giuseppe) e coordinate dalla sezione reati contro la Pubblica Amministrazione della Procura di Napoli. O ancora l’intera squadra di custodi del parco San Gaetano Errico di Secondigliano, sorpresa più volte a marcare il cartellino per poi abbandonare il parco e occuparsi di faccende private, che nulla avevano a che fare con le mansioni da ricoprire nel polmone verde di via delle Galassie. C’era chi andava a fare la spesa in cerca dell’offerta più conveniente tra gli scaffali del supermercato, chi gestiva un negozio di mobilia insieme al figlio, chi si intratteneva in una sala giochi tentando la fortuna. Tutti i dipendenti del parco (otto di Napoli Servizi ed uno di Asìa) sono stati rinviati a giudizio. Un malcostume che il Comune sta provando a debellare utilizzando la linea dura. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino