Vie deserte, niente caos, aria pulita, non ci sono scooter che possono sfiorare un pedone che attraversi la strada. Effetti del Coronavirus. E perché no anche del...
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Diretto verso la stazione, l’autobus percorre il rettifilo all’altezza dei lavori della metropolitana, ma proprio al centro dello snodo è stato costretto a fermarsi. Da un lato lo spartitraffico in cemento giallo che delimita la corsia ristretta da mesi e dall’altro il furgoncino che non riesce a riprendere la marcia perché a sua volta incastrato tra il cantiere della metropolitana e l’autobus. Così, dati gli spazi ristretti, nessuno riesce a salire sul furgoncino per avviare il motore e parcheggiarlo diversamente. Dopo diverse manovre ed operai che si sono adoperati per spostare a mano il furgoncino, i due mezzi sono riusciti a divincolarsi. E nel frattempo, tra squilli di clacson, qualche passante rimasto incredulo ad assistere alla scena, non è potuto mancare nemmeno il classico litigio post-manovre. Insomma "io ho ragione, tu hai torto" e i poveri automobilisti, a cui forse mancava il traffico, attendevano impazienti (diventando improvvisamente figure mitologiche metà vigile urbano e metà ingegnere della motorizzazione) le manovre che occorrevano per liberare la strada. Insomma un fatto quasi normale per una metropoli ai tempi del Coronavirus.
Il Mattino