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È l’apocalisse del traffico partenopeo: è chiusa la Galleria Vittoria per lo smontaggio dei ponteggi che la ingombrano da anni. È aperto il cantiere per l’elettrodotto in via Marina, e dimezza la carreggia. Ciliegina sulla torta, oggi sarà off-limits per revisioni la metropolitana di linea 1. Questo mercoledì, dunque, è qualcosa di più di una tempesta perfetta della viabilità. Già ieri, con la metro attiva – ed è questa l’unica differenza con oggi – i tempi di percorrenza sono stati di circa un’ora tra piazza Municipio, via Marina e via Acton nelle ore di punta: di mattina e nel tardo pomeriggio. “Solo” mezz’ora di coda a pranzo, per dirla con amara ironia. Imbuto di lamiere anche tra via Santa Lucia e l’imbocco di via Chiatamone. Se ieri l’ingorgo è stato da paralisi, con la chiusura della metro di stamattina, il primo febbraio 2023 ha tutte le carte in regola per diventare la giornata dell’«allerta traffico».
Via Acton è un fiume in piena composto da centinaia di macchine che si esibiscono in una sinfonia di clacson ininterrotta. Come ininterrotta è la sfilza di transenne che segnalano i cantieri aperti in poco più di 400 metri. Sono tre i punti del restringimento: all’altezza del Beverello, poco prima del varco dell’Immacolatella. E poco dopo il varco dell’Immacolatella (qui si lavora all’installazione di telecamere di sicurezza). Il marciapiede, da queste parti, è diventato in sostanza la corsia preferenziale degli scooter, che sfrecciano a decine per evitare di restare intrappolati nella coda di lamiere che avanzano in direzione del tunnel della Vittoria, chiuso. I pedoni - turisti compresi - sono costretti allo slalom per evitare di essere investiti. Non va meglio nella direzione opposta, verso la stazione. Tutto bloccato. E nei cantieri, a ora di pranzo, il ritmo di lavoro non è certo dei più serrati. Di operai non se ne vedono, tra le 12.30 e le 13. Ce n’è solo uno, al volante della gru spenta. Come ha ricordato ieri l’assessore alla Mobilità del Comune Edoardo Cosenza, «i lavori alla rete elettrica dureranno fino al 17 febbraio e non erano più procrastinabili, o si sarebbe rischiato di lasciare l’area di San Giovanni senza forniture».
«Sono in auto da un’ora – tuona, come tanti, Rosaria, all’altezza del semaforo tra via Cristoforo Colombo e via Marina – e ho fatto meno di un chilometro». Salta agli occhi l’enorme spazio della corsia preferenziale che taglia in due la Napoli affacciata sul mare. Due carreggiate centrali lasciate vuote per i tram, che vengono però usati da pochissimi passeggeri. Il consigliere comunale e presidente della Commissione Trasporti Nino Simeone, ne aveva chiesto l’altro ieri la «riapertura d’emergenza».
Giova infine ricordare il piano traffico alternativo, che sarà valido fino alla riapertura del tunnel: senso unico di circolazione verso Piazza Vittoria a partire dalla confluenza con via Santa Lucia fino all’intersezione con via Giorgio Arcoleo/Galleria Vittoria/via Domenico Morelli. Senso unico in via Arcoleo verso Piazza Vittoria a partire dall’intersezione di via Chiatamone/Galleria Vittoria/via Domenico Morelli. In piazza Vittoria e via Partenope, c’è il senso unico verso il centro a partire dalla confluenza con via Caracciolo fino all’intersezione con via Santa Lucia, dove vige il senso unico da via Cesario Console fino a via Chiatamone, con la sospensione della corsia preferenziale.
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