Napoli, traffico in tilt: incubo cantiere alla Riviera di Chiaia, tre chilometri in un'ora

Napoli, traffico in tilt: incubo cantiere alla Riviera di Chiaia, tre chilometri in un'ora
Una giornata da dimenticare sul fronte del traffico alla Riviera di Chiaia. Proprio così ancora la Riviera. E sempre per i lavori legati alla metropolitana. Questa volta...

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Una giornata da dimenticare sul fronte del traffico alla Riviera di Chiaia. Proprio così ancora la Riviera. E sempre per i lavori legati alla metropolitana. Questa volta doveva essere riasfaltata la carreggiata in direzione piazza Sannazaro. Ed è stato il caos.

La restrizione è spuntata a sorpresa nella mattinata di ieri, qualche centinaio di metri più avanti rispetto a Villa Pignatelli. Auto a passo d'uomo e tensione alle stelle sugli autobus che non arrivavano mai. E si è scoperto il perché. I lavori. Era già successo per l'altra corsia verso piazza Vittoria con due giornate di blocca a distanza di una settimana qualche tempo fa: vetture deviate, fermate dell'autobus soppresse a sorpresa, avvisi mancati. In questo caso tutto era in regola ma tutto bloccato.

Piazza Vittoria, ore 11.30. Alla fermata direzione Sannazaro c'è un po' di gente, gli autobus non arrivano mai. Poi spunta dopo poco il 151. Posti a sedere zero, c'è gente, la temperatura a bordo è elevata. E tensione per i ritardi. Inizia il viaggio e l'incubo. Alla prima fermata sulla Riviera ci arriva dopo dieci minuti. Salgono almeno dieci persone. Forse un pochino troppe. Una signora sale, ma inizia ad inveire contro l'autista. «Voglio scendere siamo troppi, non doveva far salire nessuno, c'è la distanza di sicurezza da mantenere». La signora è fuori di sé e trova l'appoggio di altri passeggeri. C'è chi ride e chi invece alza la voce. Lo fa un commissario di polizia in pensione: «Ora scatto la foto e poi vediamo». «No non si può», gli fa eco un'altra persona. «Io la faccio e basta». La signora continua a dare in escandescenza. Si va a passo d'uomo la prima fermata utile per scendere è quella all'altezza del «Bar Riviera». Che sembra lontana, in realtà è a poche centinaia di metri. Passa il tempo. E la signora torna a urlare: «Dobbiamo essere 52 a bordo non uno di più, siamo appiccicati un all'altro mi faccia scendere, faccio la segnalazione all'Anm. Inutile che ci vacciniamo se poi ci sono situazioni di pericolo». L'autista non replica, tira dritto, per modo di dire. Per fare 2,8 chilometri il mezzo ci ha messo 55 minuti fino alla fermata della Torretta. In pratica 2,8 chilometri di auto e mezzi pubblici in coda. Più il tempo di percorrenza partendo da piazza della Repubblica per arrivare a piazza Vittoria con la galleria chiusa e via Acton intasata.

Oggi si replica. Ma solo mezza giornata, perché la sola idea di sabato di tenere la carreggiata dimezzata fa venire i brividi. Ce la metteranno tutta, così si prevede, di riasfaltare il tratto interessato entro l'ora di pranzo. Il presidente della prima Municipalità, Francesco De Giovanni, conosce bene la situazione. Purtroppo - spiega - quando non sono previste deviazioni per le auto o i mezzi pubblici la municipalità non viene informata di carreggiate ristrette, no n devono concordare con noi. A mio avviso ci vorrebbe comunque del buon senso perché quando si fanno questi tipi di interventi anche se brevi occorre considera tutto il resto, ovvero la galleria Vittoria chiusa, le macchine in doppia fila che dovrebbero avere dei verbali da record. E comunque i lavori per limitare i disagi andrebbe fatti di notte sempre. Quando vedo questa situazione - come quella di oggi - mi arrendo».

Nella stessa zona, tra via Giordano Bruno (di fronte all'ordine dei medici) e l'inizio di Piedigrotta sono annunciati nuovi lavori che verranno avviati forse già entro la fine di giugno, al massimo all'inizio di luglio. In sostanza lo stazionamento dei taxi e l'aria attigua dove ci sono gli operatori dei mercatini diventerà un mega marciapiede. Saltano i posti macchina, ne verranno recuperati solo dieci, e soprattutto si sta cercando una soluzione per gli operatori. Dove verranno spostati? L'ipotesi più accreditata al momento prevede che possano ottenere una spazio in via Galiani, dal momento che è una strada pedonale. Ma è tutto in discussione. Per quanto riguarda le auto bianche, invece, dovrebbero essere spostate all'altezza dell'Arco Mirelli. Sarà dunque un'estate di lavori e continui disagi. 

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Il Mattino