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Un Iban vero di una banca vera dove pagare le multe, solo che quell'Iban non è collegato al Comune di Napoli. Nella letteratura sterminata sull'inventiva e la perspicacia dei truffatori che hanno i natali dalle nostre parti questa è una fattispecie unica ed è diretta a colpire qualche automobilista credulone e poco attento. Anche perché alla base c'è il dato di bilancio certificato da decenni che a Napoli le multe le pagano solo il 10% di chi le prende. A darne notizia è la polizia municipale guidata dal comandante Ciro Esposito. «La polizia Locale - si legge in un comunicato - rende noto che è in corso un tentativo di truffa ai danni dei cittadini residenti nel Comune di Napoli. È stato infatti segnalato che ignoti stanno producendo verbali contraffatti al codice della strada, depositati sui parabrezza dei veicoli in sosta, i quali riportano un falso Iban, di fattura e tipologia diversa da quello del Comune di Napoli. Si ricorda in proposito che l'unico Iban del Comune da utilizzare in caso di pagamento di contravvenzione al codice della strada è il seguente: IT03W0760103400001033919109».
Il comunicato prosegue così: «Si richiamano gli automobilisti a prestare la massima attenzione per evitare di incorrere in truffe mentre sono in corso attività investigative tese all'individuazione dei responsabili». Quanti ne sono stati messi sui parabrezza? Dal Comune fanno sapere che «sono diversi» in ogni caso un numero sufficiente per far scattare l'allarme. Verbali falsi sono stati apposto nella zona dei Ponti Rossi, di piazza Dante e di via Manzoni.
A fare il punto della situazione è l'assessore alla Legalità con delega alla polizia municipale Antonio De Iesu. «Abbiamo comunicato quello che sta succedendo - racconta l'ex questore - per allertare gli automobilisti che rischiano oltre al danno la beffa perché magari c'è chi la multa l'ha avuta davvero dai vigili e ne è stata apposta una seconda falsa e il malcapitato potrebbe pagare due volte.
«Stiamo lavorando - racconta il comandante Esposito - per tutelare i napoletani da queste truffe. Ci sono indagini in corso speriamo di arriva presto al dunque». La sensazione è che sia stata individuata già la banca e si sia in attesa di autorizzazioni per andare a completare gli accertamenti per saperne di più su questa truffa. Una cornice nella quale il consigliere comunale Gaetano Simeone, presidente della commissione Infrastrutture, invita a verificare altri verbali falsi ma che riguardano altre aziende. «Se non si interviene subito - avvisa Simeone - questa truffa potrebbe prendere una piega ancora più brutta. Cosa succederebbe se questi falsi verbali di contravvenzione trovati sulle autovetture in sosta vietata, venissero invece risolti bonariamente con il pagamento a mano in misura ridotta?». Per il Consigliere «serve capire se ci sono altri casi del genere che riguardano non solo la sosta vietata, ma anche la sosta senza grattino sulle strisce blu. Anche qui il truffatore potrebbe chiedere risolvere in loco indossando un bella pettorina tipo quella di ausiliario al traffico. Va fatta immediatamente una verifica con Anm».
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