Napoli, ecco l’ultimo operaio di via Marina: «Io, solo nel cantiere fantasma»

«Sono l’ultimo operaio di via Marina, l’ultimo rimasto a vigilare su un cantiere in decadenza e senza nessuna speranza per il futuro». Luigi Di Gennaro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sono l’ultimo operaio di via Marina, l’ultimo rimasto a vigilare su un cantiere in decadenza e senza nessuna speranza per il futuro». Luigi Di Gennaro racconta così la sua storia. Una storia che inizia quattro anni fa quando i primi operai e le prime ruspe cominciarono a rimodellare l’area del cantiere che oggi tutti conosciamo. 


Erano quasi in settanta i lavoratori impiegati nel progetto di riqualificazione. Progetto che poi è naufragato trascinando con sé tutti gli operai. Tutti tranne uno. Luigi, infatti, è rimasto a vegliare su un cantiere fantasma. Su una zona ancora delimitata dalle grate e dalle transenne che ne impediscono l’accesso, un'area più simile a una zona di guerra che a un cantiere.
 
«Eravamo una settantina di persone - afferma - e ora sono rimasto da solo, a fare da custode in piazza Duca Degli Abruzzi. Siamo stati completamente abbandonati e non sappiamo come faremo per riavere i nostri soldi. Io ad esempio, devo ancora ricevere dieci mensilità di stipendio arretrati. Da qui a San Giovanni la situazione è critica perché il cantiere è abbandonato a se stesso. Non sono state realizzate le rotaie, mancano i marciapiedi e ci sono diversi problemi legati alla rete fognaria. I nuovi operai entreranno all’opera e io sarò ancora qui a guardare da lontano e in silenzio un cantiere che ho fatto nascere e di cui non riesco a vedere la fine». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino