Napoli, Vasto fuori controllo e vigilesse nel mirino: «Sei donna, sta' zitta»

Napoli, Vasto fuori controllo e vigilesse nel mirino: «Sei donna, sta' zitta»
L'altro giorno i sindacati dei vigili hanno scritto al Prefetto e al sindaco: «La situazione al Vasto è insostenibile, noi da soli non possiamo reggere...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

L'altro giorno i sindacati dei vigili hanno scritto al Prefetto e al sindaco: «La situazione al Vasto è insostenibile, noi da soli non possiamo reggere l'impatto con la situazione dilagante di degrado e mancato rispetto delle leggi che arriva soprattutto dalla comunità straniera. Fate in modo che arrivino presìdi fissi anche da parte delle altre forze di polizia». Era giovedì, s'era appena verificato l'ennesimo caso di aggressione alla polizia municipale. Venerdì anche l'assessore Clemente ha lanciato un identico appello. Ieri si sono verificate altre due aggressioni: in mattinata in via Bologna un immigrato durante un controllo di routine ha cercato di colpire due agenti, ne è scaturita una violenta colluttazione che si è conclusa con l'arresto dell'uomo. In serata è toccata a due agenti della Ambientale che sono stati aggrediti e hanno cercato di arrestare uno straniero ma sono stati accerchiati da amici della persona. L'arresto è stato portato a termine ma i due agenti sono stati costretti a ricorrere alle cure in ospedale per lievi ferite.


LA RABBIA
«Non possiamo continuare a stare in prima linea da soli - Roberta Stella, agente della polizia municipale e agguerrita sindacalista del Csa, è severa - ribadiamo con vigore l'appello al Prefetto di Napoli affinché convochi un tavolo sulla delicatissima questione del Vasto. C'è bisogno posti fissi di presidio altrimenti la situazione andrà sempre più degenerando».


Stella è una che non si tira indietro quando c'è da intervenire. È una che le situazioni di strada le gestisce con polso fermo e durezza, quando occorre. Racconta le difficoltà del Corpo alle prese con la massa di stranieri che vaga nel quartiere senza avere obiettivi, poi racconta l'esperienza personale: «Sono persone che vengono da altre culture, ad esempio molti di loro non hanno alcun rispetto per le donne. A me è capitato più di una volta di essere affrontata faccia a faccia non darmi ordini, sei solo una donna. Mi hanno spintonata, strattonata, hanno cercato di strapparmi oggetti dalle mani, zitta donna, non hai diritto di parlare con un uomo. Io non mi tiro indietro, non ho mai consentito a nessuno di affrontarmi in quella maniera senza che ne pagasse le conseguenze, ma vi assicuro che essere vigile e donna in zone come il Vasto è difficile, estremamente difficile».


LE DIFFICOLTÀ
Laureata, attenta alla realtà ed estremamente colta, Stella cerca in ogni modo di dribblare il pericolo delle parole razziste: «No, per piacere, non c'entra niente il razzismo. È questione di culture differenti, di errori nella gestione delle persone. Quella zona di Napoli è la rappresentazione del fallimento del concetto di accoglienza. Lì sono concentrati centinaia di stranieri ai quali non viene data attenzione, né speranza per il futuro: così passano il tempo a ubriacarsi, a drogarsi, a litigare, e noi dobbiamo cercare di arginare le conseguenze dei loro comportamenti».


Tra piazza Garibaldi, il Vasto e Porta Nolana, ogni giorno sono impiegati fra i 35 e i 40 agenti della polizia municipale, spiega la sindacalista Csa, numeri troppo elevati per una struttura come la polizia municipale di Napoli che fa i conti con un organico sempre più ridimensionato. Tra l'altro spesso di tratta di agenti appiedati che dopo un po' perdono la tempra necessaria per arginare la costante illegalità con la quale si scontrano sul loro cammino «ecco perché è determinante il contributo delle altre forze di polizia - spiega con vigore Stella - ma occorrono punti fissi, presidi stabili del territorio, non basta il passaggio delle auto, ci vuole un baluardo fisso».


La situazione sta diventando definitivamente esplosiva nella zona della Ferrovia. Il racconto quotidiano degli abitanti, che spesso postano immagini raccapriccianti sul web e chiedono con sempre maggior forza che il territorio torni ad essere vivibile, si abbina perfettamente con quello dei vigili, che in quelle strade combattono la loro quotidiana battaglia: «Alcuni immigrati - spiega Roberta Stella - hanno una costante sensazione di impunità. Pensano di poter fare tutto quel che gli passa per la testa e di poter gestire le strade come se fossero di loro proprietà. È una sfiancante guerra per imporre loro il rispetto delle regole, è un quotidiano impegno in una lotta che sta diventando impari per i vigili. Quando non cercano di aggredire noi, si prendono a botte o a coltellate fra loro e noi comunque siamo lì a tentare di separarli, rischiando tanto. Se poi i vigili sono donne, beh, allora i rischi sono decuplicati».
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino