Napoli, ultimi colpi alla Vela Verde di Scampia simbolo di Gomorra

Napoli, ultimi colpi alla Vela Verde di Scampia simbolo di Gomorra
Ancora pochi "morsi" delle pinze idrauliche e della vela verde di Scampia rimarrà solo un cumulo di macerie che una volta rimosse daranno il via ad un...

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Ancora pochi "morsi" delle pinze idrauliche e della vela verde di Scampia rimarrà solo un cumulo di macerie che una volta rimosse daranno il via ad un progetto di riqualificazione urbana. La demolizione dei 50mila metri cubi della struttura, iniziata a febbraio, è stata interrotta durante il lock down dovuta al covid-19 facendo slittare di qualche settimana la conclusione dei lavori. Al posto della vela, simbolo di Gomorra, è prevista la realizzazione di strutture sociali a supporto del quartiere interessato anche ad altri interventi come la creazione di un polo universitario.


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Il lavoro delle pinze, una delle quali alta decine di metri, non passa inosservato e sono molti i cittadini del quartiere che si fermano a fotografare gli operatori al lavoro. L'abbattimento della vela, come gli altri palazzoni di Scampia marchiati negli anni come luogo di spaccio e scenario della serie televisiva "Gomorra", fu salutato da una festa popolare con centinaia di persone

«È un evento storico perché rappresenta l'abbattimento di un mostro non solo dal punto di vista strutturale, ma anche ideologico - dice il presidente dell'Ottava Municipalità di Napoli, Apostolos Paipais - E' una vittoria del territorio, dei cittadini e del Comitato Vele che per 30 anni ha lottato per questo». Paipais richiama l'attenzione «di tutte le istituzioni affinché si continui il processo di abbattimento e di riqualificazione di tutta l'area, con la ristrutturazione della Vela Celeste e l'abbattimento delle altre due Vele, altrimenti l'opera resterà incompiuta. Dobbiamo essere vigili affinché siano utilizzati i fondi stanziati dal Governo Renzi nel 2016 attraverso il Patto per Napoli». Contestualmente a Scampia è in via di ultimazione la realizzazione della nuova sede della Facoltà di Scienze infermieristiche.

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Il Mattino