Vermi intestinali a scuola, la denuncia delle mamme: «Attivati tutti i protocolli d'igiene»

Vermi intestinali a scuola, la denuncia delle mamme: «Attivati tutti i protocolli d'igiene»
Casi di vermi intestinali nel plesso Russo del 19° istituto comprensivo Russo-Montale. Lo hanno denunciato alcune mamme che, nelle scorse ore, hanno puntato il dito contro il...

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Casi di vermi intestinali nel plesso Russo del 19° istituto comprensivo Russo-Montale. Lo hanno denunciato alcune mamme che, nelle scorse ore, hanno puntato il dito contro il servizio di refezione scolastica chiedendo ulteriori e più approfonditi controlli sulla qualità del cibo offerto ai bambini. È la prima volta che nel frequentatissimo istituto scolastico di Capodimonte - circa mille iscritti -  si verifica una infezione da ossiuri, una parassitosi particolarmente frequente nelle scuole dei paesi industrializzati. Anche se in molti puntano il dito contro la mensa, però, non esiste alcuna evidenza scientifica che collega la presenza di parassiti intestinali nei bambini al servizio di refezione. Lo scorso 14 febbraio la dirigenza scolastica, già allertata da alcuni genitori, aveva diramato una circolare per chiedere ai docenti e agli stessi genitori di rispettare la profilassi per scongiurare il pericolo di trasmissione della fastidiosa ma innocua parassitosi. 


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«La scorsa settimana - ha spiegato Fabiana Salzano, dirigente scolastico dell'Istituto Russo Montale - abbiamo ricevuto alcune segnalazioni ed abbiamo immediatamente attivato il protocollo previsto in questi casi. La prima cosa che vogliamo fare è rassicurare immediatamente i genitori. Non esiste alcuna infestazione, si è trattato solo di tre casi isolati su circa mille bambini che frequentano il nostro istituto. Anche oggi - ha proseguito la dirigente - i bambini sono a scuola e stanno consumando regolarmente i loro pasti. Da sempre mettiamo il massimo impegno e la massima attenzione sul fronte del controllo e del rispetto dei protocolli previsti dalla legge per il servizio di refezione scolastica, soprattutto per quanto riguarda l'igiene. Da questo punto di vista - ha poi concluso - il nostro istituto scolastico è all'avanguardia».

L'infezione da ossiuri è una delle più diffuse nei paesi sviluppati. Si trasmette per via oro-fecale e colpisce con maggiore incidenza i bambini tra i 5 e i 7 anni di età. Si tratta di una infezione che non comporta alcun rischio per la salute dei bambini e nella maggior parte dei casi è completamente asintomatica. Il controllo dell'infezione - che può manifestarsi con un lieve prurito notturno nella zona anale - è estremamente difficile soprattutto nelle scuole e la prevenzione si basa essenzialmente su buone pratiche di igiene personale come, ad esempio, il frequente lavaggio delle mani. 

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Dallo scorso mese di gennaio alla precedente azienda che si occupava del servizio di refezione scolastica è subentrata una nuova ditta, risultata regolare vincitrice dell'appalto che prevede la fornitura di pasti per sei mesi, fino al termine delle scuole. Nonostante i buoni propositi e l'impegno, però, le polemiche al subentro non sono mancate. Più volte i genitori dei bambini che frequentano le scuole del territorio - in particolare i genitori dell'istituto Novaro-Cavour e della scuola Mameli - hanno protestato per le differenze di qualità rispetto al precedente fornitore. A cominciare proprio dal servizio di consegna che, anche a causa del traffico infernale, andrebbe migliorato sensibilmente per non offrire ai bambini pasti freddi e scotti. 


Pochi giorni fa, nella sede della III Municipalità, si è tenuta una seduta della commissione Trasparenza presieduta dal consigliere Gennaro Acampora e all'interno della quale si è discusso proprio dei problemi relativi alla fornitura dei pasti ai bambini delle scuole del territorio. «Ci sono stati alcuni problemi di carattere meramente organizzativo - ha spiegato Acampora - e abbiamo ricevuto molte lamentele da parte dei genitori a causa di cibi che arrivavano in ritardo, che arrivavano freddi e che risultavano poco appetibili o addirittura immangiabili. Fin dal primo momento ci siamo attivati per chiedere maggiori controlli e un miglioramento immediato del servizio - prosegue l'esponente del terzo parlamentino - abbiamo ricevuto risposte positive da parte della ditta incaricata che ci ha rassicurati sul fatto che faranno ogni sforzo possibile per migliorare il servizio a stretto giro. Per il momento questa rassicurazione ci basta - ha poi concluso il consigliere - ma continueremo a monitorare strettamente la situazione e a intervenire anche con decisione laddove necessario».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino