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È stata per 20 anni una discarica a cielo aperto. Per quattro lustri un ammasso di cemento e spazzatura di ogni genere. Da ieri un barlume di normalità ha illuminato via Biagio Miraglia, stradina adiacente a piazza Santa Maria della Fede (in una traversa di Corso Garibaldi), inaugurata dal sindaco Gaetano Manfredi e dalla presidente della IV Municipalità Maria Caniglia. Quella di ieri è la punta di un iceberg di un ampio progetto di decoro urbano e recupero dell'area, grazie ad un intervento straordinario di pulizia, di cura del verde e di rimozione delle auto abbandonate. Negli anni infatti la zona si era trasformata in un enorme parcheggio abusivo a cielo aperto. Per l'occasione è stato anche riaperto per alcuni minuti il parco su via Miraglia che in passato, come testimoniano i grandi monumenti ancora presenti tra le aiuole, ospitava il cimitero acattolico di Santa Maria della Fede, conosciuto come il «cimitero degli inglesi».
«Questo è un altro pezzo di città che abbiamo recuperato. Era abbandonato, pieno di auto e anche con un verde non curato. C'è stato un grande impegno dell'amministrazione e della municipalità in questi mesi, partendo proprio dalla cura del verde. Abbiamo eliminato tutte le auto e c'è stata una pulizia straordinaria che continuerà nelle prossime settimane» ha sottolineato Manfredi. Per liberare l'area dalle auto sono stati impegnati anche gli uomini della polizia municipale della sezione San Lorenzo, guidati dal capitano Alfredo Marraffino. «Si è riaperta via Miraglia che era chiusa da anni - ha rimarcato il primo cittadino - e a breve ci sarà anche la riapertura del parco che insiste su questo pezzo di città».
«Questo è uno dei progetti che stiamo portando avanti, per avere una città normale e per avere degli spazi per i giovani, per i ragazzi e fare in modo che i cittadini si possano riappropriare della città, che ha bisogno di cura e di attenzione» ha ricordato Manfredi, consapevole che servirà «uno sforzo che richiederà mesi e anni di lavoro, ma vedo una dimensione molto positiva». Tra gli altri progetti al quale sta lavorando il Comune c'è quello del molo San Vincenzo: «Si tratta di una questione annosa. Sono più di vent'anni che si discute di molo San Vincenzo - ha ribadito l'ex rettore -. Noi siamo vicini a trovare una soluzione, con un grosso impegno dell'amministrazione e devo dire anche una collaborazione del ministero della Difesa e della Marina Militare, per poter accedere e dare il via a questo grande progetto di riqualificazione. Il molo rappresenta una fase importante per riappropriarsi del mare. È un luogo bellissimo, che noi vogliamo destinare non solo all'intrattenimento e alla fruizione da parte dei napoletani, ma anche alla realizzazione di un molo per i maxi yacht di cui abbiamo estremamente bisogno nel centro città». Sul tema è intervenuto anche l'eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino: «Recuperare Molo San Vincenzo sarebbe un risultato molto importante, ma insufficiente. Sono convinto che quell'area possa rappresentare qualcosa di unico nel panorama mondiale. Si deve fare ogni sforzo, cogliendo l'occasione dei fondi del Pnrr, per dare a tutta l'area del Molosiglio un nuovo destino e con esso all'intera città».
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