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Meno di mille i vigili urbani da poter impiegare su strada. Per la prima volta la polizia municipale di Napoli scende sotto questa soglia. In totale sono 1270, ma il 25% rientra tra i non idonei al lavoro di pattuglia e tra quelli che lavorano negli uffici (70 sono impiegati presso l’unità contravvenzioni). Ci sono poi 160 pensionamenti già registrati nel 2021, altri 82 sono previsti a giugno ed entro fine anno supereranno i 150. L’età media è altissima, 56 anni, e molti hanno limitazioni: alcuni sono esentati dai turni di notte e dai servizi di viabilità.
A pieno regime, se si escludono i riposi post notte, i giorni non lavorativi, i recuperi delle domeniche, gli agenti a disposizione dell’autorità giudiziaria, infortunati e ammalati, licenze e permessi, il comando può impiegare su strada 550-600 unità. Di notte tirando la cinghia si riescono a mandare in giro cinque, sei pattuglie da tre unità ognuna. C’è poi la vicenda legata ai contratti degli agenti a tempo determinato, in scadenza il 31 dicembre di quest’anno. Si tratta di 148 agenti part-time al 50% e che sono operativi soltanto tre giorni a settimana, guadagnando meno di 800 euro al mese. Questione che si risolverà a giorni, perché ieri l’amministrazione ha comunicato che porterà il part-time dal 50 all’83%, dopo mesi di battaglie sindacali, a partire dal 15 giugno. In pratica passeranno da tre a cinque giorni di servizio a settimana. Se a questo quadro già preoccupante si aggiungono le licenze estive, obbligatorie da contratto (almeno 15 giorni consecutivi a turno tra luglio e agosto) il rischio di ritrovarsi le strade senza caschi bianchi tra qualche settimana è dietro l’angolo.
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Un’emergenza sulla quale tentano di fare luce i sindacati: «Il corpo della polizia municipale della terza città d’Italia è stretto in una crisi di carenza d’organico drammatica - il grido d’allarme di Roberta Stella, che oltre ad essere un’agente fa parte della segreteria del sindacato Csa - Lavoratrici e lavoratori pur di rispondere alle continue e maggiori esigenze della città non riescono neanche a utilizzare le ferie, spalmandole poi sull’anno successivo». «Non conosciamo nulla in merito ai progetti di nuove assunzioni - incalza la vigilessa-sindacalista - Sappiamo che finora non è stata data piena attuazione al contratto decentrato del 2020, non sono state convocate le Rsu per il contratto decentrato del 2021, si sono cancellati diritti raggiunti grazie ad intese con le organizzazioni sindacali.
Per comprendere l’emergenza basta scorrere i numeri di alcune unità operative. A San Giovanni per esempio gli agenti in totale sono 44: tre capitani, di cui due non idonei (il più giovane ha 65 anni); sei luogotenenti, di cui quattro non idonei; dieci marescialli, di cui quattro non idonei; quattro assistenti, di cui uno non idoneo; 21 agenti di cui sette part-time a tempo determinato; in sei usufruiscono della legge 104; altri sei usufruiscono dei congedi parentali; per la viabilità ci sono soltanto 21 persone. Sezione Avvocata, che copre tutta la seconda Municipalità, in pratica un’utenza pari ad un medio comune: 96 unità di cui un capitano e due sottotenenti; 14 fruitori di legge 104 e congedi parentali; 25 agenti sono a tempo determinato; quattro distaccati fissi; uno in aspettativa; sei non idonei. Infine Poggioreale, che copre tutta l’area industriale: 43 agenti di cui due part-time; di questi cinque sono parzialmente idonei e quattro non idonei; dieci usufruiscono della legge 104 e dei congedi parentali; tre capitani di cui uno non idoneo ed uno che usufruisce di legge 104. Rispetto al totale soltanto 22 vengono impegnati per strada.
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