Napoli. «Villa comunale, restauri choc». Appello al ministro Franceschini

Napoli. «Villa comunale, restauri choc». Appello al ministro Franceschini
Un tempo fu un'estensione verso l'infinito, oggi è un mucchio di rovine. E la desolazione che la caratterizza non sfugge ai comitati civici, che per salvare la...

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Un tempo fu un'estensione verso l'infinito, oggi è un mucchio di rovine. E la desolazione che la caratterizza non sfugge ai comitati civici, che per salvare la Villa Comunale - quella che Dumas padre definì nell'800 «la più bella passeggiata al mondo» - hanno promosso una raccolta di firme. Obiettivo della petizione, che sarà presentata al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e all'Unesco, è quello di riportare l'attenzione delle istituzioni sullo stato di degrado in cui versa la Villa. Un degrado che, a giudizio dei promotori dell'iniziativa, «riguarda tutti i beni culturali, artistici, architettonici e botanici in essa contenuti».

 
Più di mille le firme raccolte ieri a Piazza Santa Caterina dalle associazioni Progetto Napoli, CambiaMò, Cittadinanza Attiva ed Assoutenti, in collaborazione con il Fai Campania. «Intendiamo ottenere in tempi brevi il ripristino dello status quo ante dei beni - si legge sulla locandina - perché i cittadini possano tornare a fruire di un patrimonio che appartiene a Napoli e a tutta la nazione». Dalle associazioni giunge un appello alle istituzioni locali. «Chiediamo di essere presenti- spiega Antonella Pane, presidente di Progetto Napoli - alla riunione di martedì prossimo della commissione consiliare Ambiente, alla quale non siamo stati invitati». Un resoconto dettagliato dei beni da salvare e degli interventi necessari è contenuto in un dossier inviato dalle associazioni al Ministero.

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Il Mattino