A leggerlo sembra un bollettino di guerra, non la cronaca cittadina di una estate qualunque. Per avere un'idea precisa bisogna mettere in fila le cose, che diventano così...
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18 agosto. Una turista bielorussa viene scippata in pieno centro (pochi minuti prima un'altra donna, di Afragola, aveva subito la stessa sorte), cade, si frattura una mano. Presenta denuncia e fugge via, non vuole più saperne di questa città.
22 agosto. Davanti al Comune una crocierista viene aggredita, malmenata e rapinata del rolex. Rifiuta le cure in ospedale e va a rifugiarsi sulla nave in attesa di scappare dalla città.
23 agosto. Una ragazza in visita dalla Russia viene rapinata. Anche a lei portano via borsa, documenti e tutti i soldi che aveva per il viaggio. Tornerà nel suo Paese in lacrime dopo aver presentato denuncia per poter ottenere un nuovo passaporto al più presto.
24 agosto. Un turista giapponese resiste alla rapina del borsello e viene accoltellato al petto in piano centro, tra i decumani che dovrebbero essere il volto affascinante e turistico della città.
Ecco, dopo aver letto questi eventi messi in fila, cosa pensate della città di Napoli?
La domanda non è retorica, chiede realmente una risposta da parte di tutti voi lettori: cosa pensereste se leggeste questi eventi riferiti a una qualunque altra città del pianeta? Pensateci, e rispondete, con sincerità, se per andare ad ammirare le bellezze di quella città sareste disposti ad affrontare l'alea del pericolo che la circonda.
E' vero, verissimo, che tutte le metropoli del mondo sono aggredite dalla violenza. E' altrettanto vero che tutti, giustamente, ci siamo indignati quando il governo inglese ha messo in guardia i turisti "Attenti a Napoli, terra di truffe e rapine".
Ma non sarebbe altrattanto giusto indignarsi per questi eventi e chiedere che un agglomerato di delinquenti non abbia la meglio? Le soluzioni non possono arrivare dai media, vanno cercate nelle stanze dove si pensa, si progetta, vanno messe in pratica nei luoghi dove si gestisce la protezione dei cittadini.
L'unica realtà certa, evidente, plateale, è che l'immagine di Napoli già massacrata da anni di allarme rifiuti, guerre di camorra, e violenza infinita, sta ricevendo un ulteriore colpo sul piano dell'immagine. Prima o poi arriverà il colpo fatale. Bisogna agire in fretta.
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Il Mattino