Stupro di Capodanno al Vomero, la ragazza americana in aula: «Drogata e violentata»

Stupro di Capodanno al Vomero, la ragazza americana in aula: «Drogata e violentata»
Ha confermato la versione resa alla polizia lo scorso primo gennaio. Ha raccontato sensazioni legate a quanto sarebbe avvenuto subito dopo i festeggiamenti per la fine...

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Ha confermato la versione resa alla polizia lo scorso primo gennaio. Ha raccontato sensazioni legate a quanto sarebbe avvenuto subito dopo i festeggiamenti per la fine dell’anno scorso: «Ho perso conoscenza, mi sono svegliata in una stanza, io ero vestita, ma non sapevo dove mi trovassi. Ho capito di aver subìto violenza sessuale. Mi sono voltata e accanto a me c’era una persona che conosco e che ho frequentato per motivi di famiglia, con cui mi ero intrattenuta a bere dopo la cena di mezzanotte, all’interno di un bar in via Kagoshima». 

Eccola la versione resa da una donna, cittadina che vive in un altro continente, giunta a Napoli per sottoporsi all’incidente probatorio, dopo aver sporto denuncia. Assistita dal penalista napoletano Claudio Botti, la donna è stata ascoltata dal gip Imperato. E ha puntato l’indice contro un cittadino napoletano: parla di droga dello stupro, per aver perso conoscenza (nonostante reggesse l’alcol); ma anche di sensazione di aver subìto violenza sessuale, al punto tale da indicare alcune foto di lividi sul corpo che attesterebbero l’avvenuta violenza.  

La donna ha anche detto di ricordare delle avance non corrisposte all’interno del night prima di perdere conoscenza. Di diverso avviso l’indagato, che parla di un rapporto consenziente dal primo all’ultimo momento. Difeso dai penalisti Giorgio Pace e Francesco Paone, il giovane uomo ha rivendicato sin dal primo momento la piena correttezza della propria condotta. E ha anche fatto riferimento a momenti di effusione in pubblico, indicando i numeri di telefono di alcuni potenziali testimoni che avrebbero assistito allo scambio di affettuosità. Inchiesta condotta dal pool guidato dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, cui spetta il compito di chiudere l’inchiesta e formulare eventuali capi di accusa. 

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Il Mattino