OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Sarebbero stati (per ora, sia chiaro, è solo una delle ipotesi al vaglio degli investigatori) i lavori in un garage sottostante a provocare lo sprofondamento che venerdì sera ha costretto i vigili del fuoco a sgomberare 13 famiglie in via Giambattista Alfano, nella zona tra i Miracoli e il Moiariello. Una voragine di circa 50 metri che si è aperta nel giardino di un’abitazione, facendo franare oltre 300 metri quadrati di terreno, come si evince dalle prime verifiche dei pompieri delle squadre 1B, 2B e 18B giunti sul posto insieme a polizia di Stato e vigili urbani. Per fortuna non c’è stato nessun ferito, tranne qualche veicolo lievemente danneggiato nell’autorimessa di vico Tronari dove da alcuni giorni erano in corso lavori di ampliamento. Intanto i residenti costretti ad abbandonare le loro case si sentono abbandonati e invocano la messa in sicurezza del sottosuolo nell’intera zona.
«Io e mia figlia stavamo guardando la televisione, quando verso le 22.30 abbiamo sentito un boato talmente forte, che il divano dove eravamo sedute si è spostato di una ventina di centimetri. Dopo mezz’ora un altro rimbombo ci ha scosso. Così sono corsa ad affacciarmi al balcone e ho visto che la terra sotto le nostre case stava franando». Caterina Apicella è ancora sotto choc mentre racconta cosa è accaduto venerdì sera.
Sul posto anche Luigi Laudati, consigliere della III Municipalità: «Con le condizioni meteorologiche avverse non si riescono a prevenire questi episodi a danno di strade, case e incolumità dei cittadini. Oggi si è sfiorata una tragedia, ma poi? Chiederò all’ufficio patrimonio del Comune di accertare le cause, fermo restando che attendiamo il responso della magistratura». Gli fa eco il collega Gennaro Acampora: «Fino a quando non si farà un piano idrogeologico in zone come Miracoli, Capodimonte e Colli Aminei con finanziamenti regionali e statali il rischio ci sarà sempre». «Di fronte alla spaventosa voragine che si è aperta l’amministrazione de Magistris si è limitata a diffidare le famiglie sgomberate dal rientrare in casa - tuona Severino Nappi, consigliere regionale e coordinatore cittadino della Lega - Palazzo san Giacomo lascia di fatto in strada queste persone, tra cui malati oncologici, anziani e bambini, rimasti senza un tetto e privati delle loro cose. Mentre è un preciso dovere di Comune e Protezione civile trovare loro un posto dove andare».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino