«Da una serie di studi e ricerche da parte di centri di sorveglianza in Italia è emerso che sono in aumento patologie un tempo dimenticate come chlamidia, sifilide,...
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«La patologia vulvare è ancora poco diagnosticata e poco trattata. Le donne vanno poco dal medico o ci arrivano tardi perché esiste ancora un grande tabù verso l’area genitale. Noi abbiamo un compito importante nell’informare le pazienti. Volersi bene non significa solo andare dall’estetista ma sottoporsi a visite mediche regolari - ha evidenziato la ginecologa e sessuologaAlessandra Graziottin, presidente del congresso insieme al dermatologo-anatomopatologo Giulio Ferranti - Bisogna vaccinarsi, vaccinare le proprie figlie e i propri figli maschi contro il papilloma virus. Una cosa fondamentale: con il vaccino antipapilloma virus trasmettiamo semplicemente un numero di targa. Il virus ha due parti, il DNA che è il codice virale, la carrozzeria del virus che è il capside - ha aggiunto - Prendiamo una proteina della carrozza, il numero di targa, lo iniettiamo per mettere il nostro sistema immunitario in condizioni di riconoscere i virus ed eliminarli. Dal punto di vista dell’infezione, il vaccino è sicuro al 100%, non c’è DNA virale. Al massimo possiamo avere allergie agli eccipienti ma sono nulla rispetto all’importanza di prevenire condilomi, carcinomi al collo dell’utero, vagina, vulva, ano, bocca ma anche della vescica. Il virus non è solo dove riceviamo il contatto o l’infezione, entra nel sangue, viaggia e quando la donna fuma (fuma il 28% delle donne italiane tra i 25 e 44 anni) potenzia la capacità oncogena dei papilloma virus con aumento drammatico dei carcinomi al collo dell’utero e della vescica».
Nella prima giornata dei lavori, focus sul rapporto tra media e salute con i giornalisti Alessandro Barbano, direttore del Mattino, Chiara del Gaudio, Donatella Romani e Maria Laura Veneziano e i medici Giuseppe Laurelli, Pietro Lippa, Luciano Mariani, Paola Salzano e Giuseppe Saggese. Esaminati casi scottanti ad alto impatto sociale, lesioni traumatiche e diagnosi rispetto all’abuso sessuale con Saggese che ha ricordato il caso della piccola Fortuna a Caivano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino