Nave da crociera nega imbarco a turisti: vittoria dei consumatori, condannata agenzia di viaggi

Nave da crociera nega imbarco a turisti: vittoria dei consumatori, condannata agenzia di viaggi
Importante sentenza emessa dal giudice di Pace di Napoli (giudice Carmela Romita, sentenza n. 6117/21) che ha accolto la domanda di due turisti i quali, partiti da Napoli e...

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Importante sentenza emessa dal giudice di Pace di Napoli (giudice Carmela Romita, sentenza n. 6117/21) che ha accolto la domanda di due turisti i quali, partiti da Napoli e diretti a Civitavecchia per imbarcarsi su una nave da crociera, si sono visti negare l'imbarco da una compagnia di navigazione, a causa della invalidità del visto di ingresso di uno dei viaggiatori di nazionalità ucraina e, quindi, costretti a rinunciare alla vacanza.


In particolare, come evidenziato da Carlo Claps, presidente Aidacon consumatori, che ha difeso i due viaggiatori, “il Giudice di Pace ha condannato l'agenzia di viaggi al rimborso delle somme sborsate per l'acquisto del pacchetto turistico, per le spese di viaggio da Napoli a Civitavecchia a/r,  nonché al risarcimento del danno da rovinata vacanza, per aver omesso, in violazione di quanto previsto dal Codice del Turismo, di fornire ai turisti prima della conclusione del contratto, le informazioni di carattere generale relative alle condizioni applicabili ai cittadini dello Stato membro dell'Unione Europea in materia di passaporto e visto e, nel caso di specie, di informare i clienti delle possibili cause ostative alla conclusione del contratto”.


Il Giudice ha condiviso quanto sostenuto da Aidacon, in particolare che la mancata verifica da parte dell'agenzia di viaggi in ordine alla regolarità dei documenti validi per l'espatrio ha impedito ai viaggiatori di godere della vacanza prenotata, con conseguenti danni di natura patrimoniale e non patrimoniale. In sostanza, l’inadempimento dell'agenzia di viaggi è consistita nella omessa o carente informativa circa la regolarità del passaporto e dei visti di ingresso, con relativa  violazione dei doveri di eseguire il mandato con la diligenza professionale che si richiede ad un soggetto che svolge abitualmente il ruolo di agente viaggi.

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Il Mattino