Navigator Campania, la parola passa agli avvocati

Navigator Campania, la parola passa agli avvocati
Lo stallo istituzionale dura da quasi cinque mesi e per un gruppo di navigator l'unica soluzione possibile è un'azione legale. Mentre gli altri vincitori della...

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Lo stallo istituzionale dura da quasi cinque mesi e per un gruppo di navigator l'unica soluzione possibile è un'azione legale. Mentre gli altri vincitori della selezione pubblica dello scorso mese di giugno sperano ancora in un accordo tra Anpal e Regione. Sono 35 gli aspiranti navigator che annunciano di aver dato mandato ad adire le vie legali all'ordinario di Diritto del Lavoro Giorgio Fontana. «L'obiettivo - spiegano in una nota - è quello di vedere riconosciuto il diritto ad essere contrattualizzati, oltre che il risarcimento di ogni danno subito, per compensi non percepiti. L'iniziativa legale era stata sospesa in seguito alla sottoscrizione dell'intesa siglata lo scorso 17 ottobre, ma oggi siamo sempre più convinti che solo un'immediata azione legale sarà in grado, a questo punto, di sbloccare la situazione». L'accordo a cui fanno riferimento i navigator è quello tra il presidente della Regione De Luca e il presidente di Anpal Mimmo Parisi di tre settimane fa, che sembrava aver risolto definitivamente il caso. Ma il nuovo stop all'accordo tra Regione ed Anpal, comunicato dalle due parti la settimana scorsa, ha costretto i navigator ad affidarsi alla giustizia ordinaria. «Dopo aver superato nello scorso mese di giugno una selezione nazionale funzionale all'attuazione della legge sul reddito di cittadinanza - a fronte dell'ostracismo e dei ripetuti inadempimenti sinora riscontrati- è ormai chiaro che non si voglia dar seguito all'intesa sottoscritta, perdendo solo inutile tempo. Tempo che avrebbe visto i navigator campani- unici in Italia a non essere stati contrattualizzati a causa della mancata sottoscrizione della convenzione con Anpal Servizi da parte della Regione Campania - utilmente impegnati al pari degli altri all'implementazione della fase due del reddito di cittadinanza presso i centri per l'impiego».

 

Proprio la fase di avviamento al lavoro dei beneficiari del sussidio è l'oggetto della disputa tra Regione ed Anpal. Sulle modalità di impiego dei vincitori del concorso è nato lo scontro. Per Anpal i navigator dovrebbero fornire assistenza tecnica ai Centri per l'Impiego nella ricerca di percorsi lavorativi per i percettori del reddito di cittadinanza. Mentre per De Luca i navigator devono avere altre mansioni ed essere impegnati nelle sedi Anpal o negli enti locali. Per il governatore non è necessaria una convenzione con Anpal, a cui toccherebbe la contrattualizzazione. «Da quattro mesi - prosegue la nota - abbiamo atteso la soluzione dalla politica ma purtroppo non è arrivata. Si prevedeva un contratto con 21 mesi di collaborazione dopo una selezione pubblica. Il tempo della politica è dunque finito». Per gli altri 435 vincitori del concorso pubblico, invece, c'è ancora la possibilità di un accordo tra Regione ed Anpal Servizi. «Il 17 ottobre - scrivono in una nota - abbiamo creduto che fosse finalmente giunta la fine di un incubo che andava avanti da mesi. E invece, dopo le passerelle, i post sui social media e le dichiarazioni rese dai tanti interlocutori, abbiamo scoperto amaramente di essere al punto di partenza e ancora oggi ci chiediamo come sia possibile tornare indietro. Le lungaggini non sono più accettabili». Ma c'è ancora una possibilità. «Tutti gli interlocutori coinvolti nella nostra vicenda si siederanno allo stesso tavolo domani e dopodomani a San Giovanni a Teduccio, al Forum PA. Se esiste ancora una soluzione politica, - concludono i vincitori della selezione - questa è l'occasione giusta per mettere fine al nostro calvario». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino