La Neapolis Sotterrata, il tesoro della Basilica di San Lorenzo

Un viaggio incredibile nei secoli, dalla Napoli greca a quella di oggi

Criptoportico della Neapolis Sotterrata
Verticale, costruita a strati sovrapposti. Così deve apparire Napoli a quanti fanno visita alla chiesa di San Lorenzo Maggiore. Siamo in pieno centro storico, dove il...

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Verticale, costruita a strati sovrapposti. Così deve apparire Napoli a quanti fanno visita alla chiesa di San Lorenzo Maggiore. Siamo in pieno centro storico, dove il sacro si mescola al profano. Tra una crocefisso e un corno porta fortuna.  

Proprio dove, in un Sabato Santo di inizio Trecento, Giovanni Boccaccio incontrò la sua musa, Fiammetta. Dove, qualche anno dopo, nel convento annesso arrivò ad alloggiare anche Francesco Petrarca.

La basilica di oggi non deve essere molto diversa da quella di allora, almeno per quanto riguarda l'interno, mirabile esempio di gotico francese. La facciata, invece, rifatta nel Settecento e quindi barocca, è ostaggio, da più di dieci anni, di impalcature che sembrano volere rimanere lì per sempre. Una sorta di scrigno che non protegge ciò che racchiude, ma che quasi nasconde uno dei tesori di Napoli.

È grazie agli spazi interni che il complesso monumentale, diretto da padre Angelo Palumbo e composto dalla basilica, dal Museo e dagli scavi archeologici “Neapolis Sotterrata”, riesce a stupire, nonostante il problema delle impalcature.

La basilica, voluta dal vescovo Giovanni II nel VI secolo, ancora conserva, nell’area del transetto, la pavimentazione originale. Con l’arrivo degli Angiò a Napoli la città cambia faccia. Anche il luogo di culto fu interessato dal rinnovamento stilistico portato dai francesi e venne quindi ricostruito in stile gotico. Già all’epoca risiedevano i francescani nella chiesa e nel convento annesso.

Dalla basilica è possibile poi raggiungere il chiostro, dal quale si entra nella sala Sisto V, sede del parlamento napoletano nel 1442, e nella sala Capitolare, realizzata in epoca sveva e che ospita un magnifico albero genealogico di frati minori.

L’area più interessante, però, è anche quella meno conosciuta: la Neapolis Sotterrata. Un viaggio incredibile nei secoli, dalla Napoli greca a quella di oggi, passando per l'antico mercato, camminando su di una vera e propria strada romana e attraversando locali medioevali. Ma procediamo con ordine.

Sempre dal chiostro del convento è possibile raggiungere l’ingresso degli scavi. Scendendo di circa 10 metri si va indietro nel tempo e si arriva all’erario, dove era custodito il tesoro della città. Continuando il percorso ci sono altre nove botteghe tra le quali, quella di maggiore interesse, è quella del forno, che ancora conserva il forno intatto con la sua cupola, una sorta di unicum archeologico. Alla fine del cardine, sorpassate alcune vasche per la raccolta di acqua, si giunge al criptoportico, un meraviglioso mercato coperto composto da molteplici "negozi". Negli ambienti successivi si può anche riconoscere quella che dovrebbe essere una schola, antico edificio destinato alle riunioni più importanti. Tutto questo spazio, il settore più affascinante, ancora conserva parti di mosaici e paramenti murari. 

Usciti dall’area archeologica, l’ultima tappa è quella museale. Il Museo, il quale si compone di quattro piani, conserva reperti e manufatti di epoca greca, romana, bizantina, normanna, sveva, angioina e aragonese. Nell’ultimo piano, inoltre, è possibile ammirare antichi abiti e oggetti per la liturgia e una collezione di pastori risalente al Settecento.

Quello di San Lorenzo è un complesso che mostra perfettamente la stratificazione della città e che rende possibile questo viaggio nel tempo attraverso gli spazi degli antichi abitanti di Napoli. Un viaggio che si può compiere ricalcando fisicamente le orme di quanti abitavano la città antica, una città capace, ancora una volta, di sorprendere.

Il complesso monumentale è visitabile tutti i giorni e il biglietto, gratuito per i bambini sotto i 6 anni, varia dai 4 ai 9 euro. L’ingresso alla basilica è gratuito. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino