Negozi e farmacie, un raid al giorno nel Napoletano: «Abbiamo paura»

Negozi e farmacie, un raid al giorno nel Napoletano: «Abbiamo paura»
Nove rapine in dieci giorni. Farmacia e supermercati sono il principale obiettivo dei banditi, che agiscono ormai con cadenza quotidiana. E poi furti a ripetizione, messi a segno...

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Nove rapine in dieci giorni. Farmacia e supermercati sono il principale obiettivo dei banditi, che agiscono ormai con cadenza quotidiana. E poi furti a ripetizione, messi a segno in numerosi appartamenti del territorio. È accaduto di tutto in questo periodo nella città roccaforte di potentissime (almeno in passato) organizzazioni criminali, Nuvoletta, Polverino e Orlando, fino a qualche tempo fa nemmeno sfiorata dall'escalation della delinquenza comune. Marano, diventata ormai terra di conquista per le gang dell'hinterland, sta vivendo una stagione particolarmente tribolata sotto il profilo della sicurezza. A farne le spese commercianti e automobilisti, vittime preferite di piccole bande che - secondo quanto ipotizzato dalle forze dell'ordine del territorio - arriverebbero dai vicini quartieri di Scampia e Secondigliano e che, in ogni caso, non sarebbero collegate alle fazioni criminali locali.

 

Pesante il bilancio delle rapine: nove nell'arco di una decina di giorni. Tutte orchestrate con la medesima tecnica e messe a segno da due malviventi, forse componenti di un'unica banda, capaci di fare irruzione - anche in pieno giorno - in farmacie e market. Nel mirino dei criminali sono finiti i supermarket Sigma, Amodio e Tris, le farmacie Mascia, Europa e quella di via San Rocco, ma anche diversi automobilisti, avvicinati e minacciati, solo in qualche caso con armi in bell'evidenza, da uomini a bordo di scooter e con i volti coperti da passamontagna. La preoccupazione è palpabile tra gli esercenti e tra i loro familiari. «Ringrazio ogni sera il Signore quando mio marito, uno dei tanti commercianti di Marano, torna a casa sano e salvo», scrive Rosaria sulla pagina Facebook Marano oggi, la più diffusa della città. Valanghe di post, commenti, ma a vincere - oltre alla rituale richiesta di maggiore sicurezza - è soprattutto lo sconforto e lo scetticismo. «Il potenziamento della caserma dei carabinieri, diventata Compagnia circa due anni fa, non ha sortito i risultati sperati - spiegano i rappresentanti delle associazioni dei commercianti ma anche tanti cittadini - Non è colpa dei militari dell'Arma, che ce la mettono tutta, tra l'altro operando in un contesto territoriale vasto, difficile e complesso. Il problema è che in questa città mancano le cose basilari, a partire da un adeguato sistema di videosorveglianza». Le critiche non risparmiano nemmeno le forze politiche del territorio, accusate di essere silenti dinanzi a questa escalation criminale. «Nessuno parla, nessuno dice niente, sembrano tutti assuefatti, abituati e rassegnati al peggio - scrivono gli attivisti di Marano bene comune - Un tempo si sarebbe quanto meno convocato un consiglio comunale straordinario e chiesto un incontro in prefettura». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino