Un summit a Marano tra gli Orlando e i componenti del clan De Rosa, cosca qualianese satellite dei Mallardo. Un incontro tenutosi in un centro commerciale molto noto. Un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SPARTIZIONE
Quello che si sono detti sarà probabilmente oggetto di un'altra inchiesta. Di sicuro si è discusso di controllo del territorio, anche se la traccia seguita è quella dello spaccio di stupefacenti. A Marano ci sono i fornitori, secondo quanto emerge da ordinanze e dichiarazioni di pentiti, a Qualiano i pusher. I carabinieri di quella mattina di due anni fa ricostruiscono ogni passo. I tre gregari dei De Rosa vengono intercettati e fotografati insieme agli Orlando. I tre dopo l'incontro parlano della forza criminale del gruppo di Marano: «Ma quello che hai abbracciato chi è?» «È Nuvoletta, hai visto quanta gente tiene intorno? È uno grosso». Dopo il summit i tre continuano il giro estorsivo.
L'ARMA
In tasca hanno una pistola carica e, come emerge dalle intercettazioni, temono di essere scoperti dalle forze dell'ordine tanto che viaggiano con il finestrino aperto nell'evenienza di dover buttare la pistola: «Mi sto conLa pistolagelando» avrebbe detto uno dei tre. I criminali, quel giorno, furono scoperti e arrestati. Le forze dell'ordine scoprirono che la pistola con la quale giravano indisturbati era la stessa che esplose dei colpi contro l'abitazione di due imprenditori di Qualiano uno dei quali vicensidaco durante l'amministrazione De Luca, Antonio Castaldo. Gli spari, verosimilmente, furono esplosi come ritorsione per non aver ceduto ad una richiesta estorsiva per un cantiere Leggi l'articolo completo su
Il Mattino