È nata da poche ore su facebook ma già sta raccogliendo un gran numero di consensi tra camici bianchi e infermieri napoletani. La pagina «Nessuno tocchi...
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La pagina fb sarà dunque una sorta di archivio dove poter rendicontare la quantità e la modalità delle aggressioni che spesso non vengono poste all'attenzione dell'opinione pubblica o quantomeno, non accade dal punto di vista dei medici e degli infermieri vittime. «Chiunque potrà scrivermi nella pagina privatamente e raccontare le aggressioni che verranno rese pubbliche in maniera anonima - chiarisce Ruggiero - questo è un modo per raccogliere consensi e fare rete affinchè le forze dell'ordine, le istituzioni e la prefettura possano ascoltarci e venirci incontro».
«Ci aggrediscono perché sostengono che le ambulanze arrivano tardi pur non sapendo i pochi mezzi che abbiamo a disposizione o semplicemente ci picchiano peresi dal nervosismo e dalla convinzione che tanto non pagheranno mai le conseguenze dei gesti brutali», aggiunge il medico 39enne che ha lanciato l'iniziativa. Tra gli obiettivi della pagina, quello a stretto giro, prevede la creazione di pagine simili col gemellaggio tra medici in altre Regioni al fine di monitorare la situazione globale nel nostro paese e agire con numeri sempre più grandi contro l'ondata di violenza che mette a rischio l'assistenza sanitaria. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino