Niente Daspo, la sfida degli abusivi napoletani: «Multateci ora, dobbiamo lavorare»

Niente Daspo, la sfida degli abusivi napoletani: «Multateci ora, dobbiamo lavorare»
«Marescià, fate presto con questa multa perché la signora se ne sta andando e rischio di non prendere i soldi», dice il parcheggiatore abusivo...

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«Marescià, fate presto con questa multa perché la signora se ne sta andando e rischio di non prendere i soldi», dice il parcheggiatore abusivo all'uomo in divisa che gli sta consegnando la contravvenzione. D'accordo, state pensando alla solita esagerazione giornalistica, sembra una storia inventata, roba da film di Luciano De Crescenzo. Invece, purtroppo, il racconto è reale, avvenuto ai piedi della sede napoletana dell'Automobile Club, raccontato con rabbia dal presidente dell'Aci Antonio Coppola che da sempre chiede misure incisive contro i parcheggiatori abusivi e che negli ultimi mesi ha scritto al prefetto e al ministro Minniti chiedendo un intervento perché la questione venga affrontata con decisione.


La «questione» è la mancanza di un'ordinanza da parte del sindaco di Napoli per ampliare le aree di applicazione della legge Minniti e rendere più incisivo l'utilizzo del «Daspo» agli abusivi che potrebbero, finalmente, essere costretti ad abbandonare il loro territorio. Si tratta di una questione che agita la maggioranza arancione fin dall'esordio: «Napoli è una città ribelle e non applica leggi repressive», più o meno questo il mantra della battaglia per bloccare l'applicazione completa della legge Minniti. Alla fine con il cerino in mano s'è ritrovato Luigi De Magistris il quale prima ha promesso una ordinanza «rivoluzionaria e creativa», poi ha deciso di tirarla per le lunghe e quell'ordinanza non l'ha ancora preparata.

Sulla vicenda infuria la battaglia politica, ovviamente: «Da che parte sta l'amministrazione De Magistris? Dalla parte di chi delinque?», è stata durissima Mara Carfagna, deputato e consigliere comunale di Forza Italia. «Sulla mancata emanazione a Napoli dell'ordinanza che individua le aree oggetto di Daspo il sindaco dice di voler difendere i deboli, di non voler punire le persone in difficoltà come i venditori di fiori, ma in questo modo presta il fianco alla criminalità ammantata da attività di fortuna e ai parcheggiatori abusivi, che spesso operano per conto dei clan camorristici. Non emanando l'ordinanza, il sindaco e la sua giunta ostacolano il lavoro delle forze dell'ordine e rendono la vita difficile a tanti cittadini onesti». A voler essere realisti, ci sono tanti cittadini che in barba al concetto di onestà utilizzano abitualmente il servizio dei parcheggiatori abusivi considerandolo utile ed economicamente vantaggioso, ma questo è un altro capitolo di questa pessima storia napoletana.

Sulla stessa linea della Carfagna il presidente napoletano dell'Aci, Antonio Coppola: «Il sindaco è stato un magistrato, dovrebbe fare della lotta all'illegalità la sua bandiera. Ma forse ritiene più giusto schierarsi dalla parte dei parcheggiatori abusivi, anche se me ne sfuggono i motivi».

Siccome l'affare del parcheggio abusivo è estremamente redditizio (la stima è di due milioni al mese, come abbiamo già scritto in passato) ogni strada della città viene metodicamente gestita dal clan di riferimento del territorio. Il fatto è che la redditività aumenta nelle aree a maggior afflusso di persone che devono sbrigare commissioni, così avviene, ad esempio, che proprio ai margini di palazzo San Giacomo, a qualche centinaio di metri dalla poltrona del sindaco, i parcheggiatori operino liberamente. Se vi capita provate ad affacciarvi su via dell'Incoronata, quella che congiunge via Cervantes a via Medina: scoprirete che l'attività illegale prospera senza limitazioni né remore, peraltro sotto il naso dei carabinieri.

 

Il fatto è che qualsiasi intervento, allo stato attuale, risulta inutile. Se l'abusivo non si trova nei pressi di stazione, porto o aeroporto, la legge Minniti non può essere applicata e si torna all'antico: una bella contravvenzione da settecento euro, che nessuno pagherà mai, e le divise sono costrette ad andare via con la consapevolezza che il lavoro degli abusivi proseguirà regolarmente. Adesso potete pensarla come volete, ma provate a mettervi nei panni di un uomo in divisa che è consapevole dell'inutilità del suo intervento e viene sbeffeggiato dal parcheggiatore abusivo: come affrontereste quell'impegno? Beh, sappiate che a Napoli quell'impegno, nonostante la plateale inutilità, viene svolto con costanza e puntiglio. Nel solo anno 2017 la polizia municipale di Napoli ha elevato 8.879 verbali ai parcheggiatori abusivi, in media 25 al giorno, compreso Natale e Ferragosto: sapete quali risultati ha ottenuto con questi verbali? Nessuno.

Manca l'ordinanza per decretare i Daspo, i parcheggiatori prendono la multa, la stracciano e tornano a taglieggiare i napoletani.
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Il Mattino