«No agli straordinari» la Circum taglia le corse

L'agitazione dei macchinisti: le conseguenze le pagano i viaggiatori

Un treno della Circumvesuviana
Una trentina di corse in meno per non dover ricorrere allo straordinario e non essere costretti a cancellare i treni ogni volta che i dipendenti rifiutano di fare le ore in...

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Una trentina di corse in meno per non dover ricorrere allo straordinario e non essere costretti a cancellare i treni ogni volta che i dipendenti rifiutano di fare le ore in più di lavoro. È la soluzione che la Circumvesuviana ha deciso di adottare per superare la fase critica che va avanti da qualche giorno, da quando cioè i macchinisti dicono no allo straordinario e i viaggiatori sono alle prese con i mille disagi che derivano dalle corse annullate. Il piano di emergenza scatterà da martedì. In pratica l'Eav ridurrà l'orario di esercizio, modulandolo esclusivamente sull'organico e sulla disponibilità dei lavoratori ad accettare lo straordinario: niente più rifiuti improvvisi e conseguenti soppressioni.



Meno treni ma almeno certi. In queste ore l'azienda sta raccogliendo le adesioni di macchinisti e capitreno, poi comunicherà i nuovi tagli: dovrebbero essere circa trenta i treni in meno, su 276 corse giornaliere. I numeri sono ancora orientativi, dipendono dagli accordi con i lavoratori. È la risposta ad una fase di stallo che dura da giorni e che sta creando molti problemi alle decine di migliaia di pendolari che ogni giorno usano la Circumvesuviana per spostarsi. Anche ieri le soppressioni sono state una ventina, con l'Eav che ha istituito autobus sostitutivi che tuttavia, non hanno attenuato i disagi: nonostante l'azienda comunichi sui propri canali social l'elenco delle corse che non si effettuano, sulle banchine delle stazioni si riversano comunque in tanti, nella speranza di salire sul primo treno utile che, ovviamente, si riempie all'inverosimile.

Di qui le proteste, sempre più veementi. Enzo Ciniglio, portavoce del comitato dei pendolari, dice: «È una vergogna. Un orario di esercizio che si regge sulle prestazioni straordinarie dei dipendenti non è credibile e non si può vendere. Siamo al limite della truffa». I macchinisti stanno rifiutando lo straordinario per diversi motivi: vogliono maggiore sicurezza per il personale e non condividono il piano per il tutoraggio dei neoassunti, circa venti, che per legge devono essere affiancati da un conducente più esperto, una sorta di scuola guida ma coi passeggeri a bordo.

Chiedono coperture assicurative e più tutele. Il presidente Eav, Umberto De Gregorio, spiega: «La prestazione del lavoro straordinario non è obbligatoria ma deve essere tuttavia improntata a criteri sostenibili, per i lavoratori come per l'impresa. Se si interrompe improvvisamente o a singhiozzo al solo scopo di utilizzarla come arma per ottenere riconoscimenti economici o di altra natura, non aiuta il dialogo. Viceversa, le questioni affrontate ai tavoli sindacali possono trovare soluzioni equilibrate senza creare problemi agli utenti. Alcune rivendicazioni sono irricevibili, su altre dobbiamo trovare accordi, in particolare per i giovani assunti».

De Gregorio spiega anche che attualmente in Circumvesuviana viene svolto circa il 20 per cento del servizio con le ore di straordinario e aggiunge: «Si potrebbe evitare il ricorso al lavoro straordinario, senza necessità di ulteriori assunzioni, se si raggiungesse un accordo che portasse i tempi di guida dagli attuali 225 minuti a 255 minuti. Mezz'ora in più di guida - che la Direzione sarebbe disponibile a compensare economicamente in modo adeguato, che eviterebbero il lavoro straordinario poiché risulterebbe sufficiente l'attuale forza lavoro a coprire il servizio. Questo aumento di produttività potrebbe consentire significativi aumenti retributivi ai lavoratori e nessun aggravio di costi». Definito, invece, il piano per il giorno di Pasqua: chi lavorerà sulla linea NapoliSorrento guadagnerà 180 euro in più.
 

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Il Mattino